Il Cadore alza bandiera bianca, non farà la Seconda categoria
Mancano giocatori e la società del presidente Del Favero ha deciso di partecipare solo ai tornei giovanili dagli Allievi in giù
CALALZO
Mancano giocatori. E il Cadore decide così di ritirare la propria prima squadra, nonostante fosse stata regolarmente iscritta alla Seconda Categoria. Anzi, tra una settimana avrebbe dovuto cominciare il percorso in Coppa Veneto affrontando in trasferta il Ponte Alpi, ed invece niente da fare.
Dunque l’ottimismo filtrato dall’ambiente biancorosso nei giorni scorsi non ha trovato poi riscontri pratici. Al contrario, ulteriori uscite hanno portato il presidente Attilio Del Favero, la dirigenza e il mister Enrico Ben a concordare sull’impossibilità di affrontare né un campionato senior e neppure quello Juniores. Ad eccezione infatti di un manipolo di ragazzi in età proprio Juniores, non sono giunte altre disponibilità a far parte della compagine senior.
Negli ultimi tempi si erano peraltro moltiplicate le ufficializzazioni di mercato riguardanti proprio ormai ex tesserati del Cadore. Ad esempio, il Ponte Alpi si è preso Iannaccone, De Nardi, Tormen e proprio di recente Marangon, il Domegge ha tesserato Zulian e Frescura e così via. Era davvero complicato pensare di essere competitivi senza disporre di almeno una ventina di calciatori.
La società comunque non chiude e sarà regolarmente al via nelle categorie Allievi provinciali e Giovanissimi regionali, oltre che con l’attività di base.
A tal proposito, entra in qualità di coordinatore del vivaio l’esperto Luca Monti, a garanzia della progettualità futura. Riguardo la prima squadra, chissà se il ritiro della squadra significherà concretizzare le voci assai insistenti nell’alta provincia e che riguardano l’ipotesi di fusione tra lo stesso Cadore e l’Auronzo. Se ne parlerà nel corso dei prossimi mesi, però c’è da cercare una veloce ripartenza anche alla luce della realizzazione con i Fondi di confine del nuovo sintetico a Calalzo.
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