Il Coni bellunese si prepara a chiudere
BELLUNO. Dieta per i comitati provinciali del Coni. Il nuovo modello organizzativo prevede un delegato nominato dal presidente regionale, al posto del numero uno locale, la giunta e il consiglio. A dicembre, si chiude,dopo che già a settembre si comincerà a smobilitare. Nonostante la mobilitazione dei politici regionali, che improvvisamente si sono accorti del comitato olimpico nazionale. Insomma, fino a prova contraria a Belluno l'unico superstite rischia di essere Luciano Trevisson (nella foto), anche se il delegato potrà avvalersi di alcuni referenti. Rimane inteso che di soldi non ce ne sono per nessuno. Potrebbe nascere qualche complicazione, se il comitato cittadino venisse accorpato a quelli vicini. In questo caso, sparirebbe il delegato locale e saluti: «Le scelte sono di competenza delle strutture centrali - osserva Trevisson - come uomini di sport, da sempre impegnati sul territorio, non condividiamo quello che sta succedendo e temiamo - sperando di sbagliarci che il movimento di base possa ricevere un fiero, forse decisivo colpo, destinato a stroncarne lo sviluppo».
Nell'ultima riunione, che rischia davvero di essere quella definitiva, la giunta del Coni ha espresso una totale adesione alla scelta di Oscar De Pellegrin come portabandiera di Londra 2012, insieme a Valentina Vezzali: «Un riconoscimento, prima di tutto, per la straordinaria carriera sportiva di De Pellegrin - prosegue Trevisson - capace di tagliare il traguardo delle sei edizioni e delle cinque medaglie. Un segnale anche dell'attenzione di cui giustamente gode il movimento sportivo bellunese». (g.s.)
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