Il Cortina risorge sul campo dell’Asiago: 4-1

Con un secondo tempo perfetto, la squadra dell’ex Parco torna finalmente alla vittoria. Ora c’è la sosta

ASIAGO. Nemmeno quest’anno, sul campo, la “Lilt Game” porta bene all’Asiago che soccombe per la seconda volta in stagione col Cortina dell’ex Parco per il quale l’emozione è evidente, tanto da prendere in avvio per un attimo la “solita” strada della panchina di casa.

Asiago sbiadito e senza la verve necessaria che, dopo una partenza favorevole, non riesce a dare alla gara una svolta decisiva quando ne aveva la possibilità, incapace poi di rialzare i giri del motore in un “inutile” tempo finale.

Per Lefebvre continua la sfortunata serie di assenze, visto che ai soliti Iori (rientro previsto dopo la pausa) e Miglioranzi, ad allungare la lista degli infortunati c’è Magnabosco, vittima di una lussazione alla spalla (prognosi almeno tre settimane e Continental in forse). Per il Cortina, Gellert è al suo post, mentre Sonne debutterà dopo la sosta.

Partenza lampo dell’Asiago che al primo affondo crea il panico e il polso di Nigro toglie le ragnatele all’incrocio sinistro della porta ampezzana. Ma il gol lampo dei giallorossi non acceca il Cortina che prova subito la reazione; a dire il vero Carrozzi correrà ben pochi rischi reali (a parte nell’inferiorità finale) nel periodo. Frazione non particolarmente spettacolare anche se in campo l’impegno non manca su entrambi i fronti; su quello giallorosso c’è da recriminare in particolare sulla scarsa incisività e sulla mancanza di concretezza, specie nelle superiorità (per un minuto anche doppia).

Disastrosa per i giallorossi la frazione centrale; al 4’ Lutz innesca Nigro che, pressato, non trova la stoccata vincente. Sul rovesciamento di fronte Cortina che pareggia con un tiro probabilmente deviato di Lacedelli. Ampezzani concreti prima di metà tempo nello sfruttare due superiorità consecutive con altrettante marcature di Fontanive, la prima in mischia, la seconda scartando Carrozzi dopo la corta respinta. Lefebvre chiama timeout. Asiago che accusa il sorpasso, fatica a riprendersi, anche nell’unica superiorità che non sfrutta; in chiusura, anzi, arriva il poker biancoceleste di Adami.

Terzo tempo senza reti e senza storia; la scarna cronaca annota un Cortina sazio che controlla un Asiago che non ritrova la lucidità necessaria per rimettersi in gioco.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi