Il ct Castagna promuove la nazionale

«L’evento è lungo, non serviva esagerare, per ora le classifiche contano poco»
MAROSTICA. Tutti con il naso all’insù, tutti a scrutare il cielo, perché in volo c’erano 150 piloti che si stavano dando battaglia con il parapendio per la vittoria della prima gara dei mondiali di parapendio Monte Avena 2017, che è servita a tutti per capire quanti e quali potranno essere i futuri sogni di gloria, in un percorso comunque difficile ed impegnativo, che si sviluppava su una manche di circa 80 km, con decollo da Marostica e per la precisione da Rubbio, per poi proseguire verso Asolo e con il goal, cioè l’atterraggio finale al Garden Relais di Borso del Grappa.


L’Italia era nel gruppo di testa, formato da una trentina di atleti, grazie alla bravura dei propri piloti, da Joachim Oberhauser ad Alberto Vitale e Christian Biasi, passando per Silvia Buzzi Ferraris e Luca Donini, che lo scorso anno ha vinto il titolo di campione italiano di categoria insieme al figlio Nicola, senza contare gli altri titoli tra cui quelli mondiali e soprattutto grazie alle preziose indicazioni dell’allenatore, il commissario tecnico Alberto Castagna, che afferma: «La manche è terminata: il decollo è stato effettuato dal Monte Rubbio, appena sopra Marostica. L’evento è molto lungo e sicuramente abbiamo cercato di arrivarci bene, tuttavia senza esagerare, perché in gare come quella di ieri non è importante vincere, ma l’obiettivo è piuttosto non perdere. Questa è la regola. La prova della nazionale italiana, in questa prima giornata di gare è stata positiva, sia da parte dei quattro piloti maschi che da parte della donna, Silvia Buzzi Ferraris. Tutti erano nel gruppo di testa. Vedremo le classifiche, ma in realtà ora contano poco, perché è stata una giornata positiva. In generale direi che è stata comunque una bella e perfetta task, lungo la quale ci sono state ottime condizioni meteo che hanno permesso agli atleti di volare veloci: all’inizio c’era l’ipotesi che il tempo potesse degenerare, con dei temporali ma alla fine non si è verificato nulla di tutto ciò e la gara si è svolta in sicurezza».


A commentare la prova dell’Italia c’è Alberto Vitale: «Nella prima gara è sempre importante non sbagliare: se invece commetti errori sono problemi. Nella prima giornata di gare non si capisce chi può vincere l’evento, ma si comprende chi non può vincerlo. Oggi siamo stati tutti a circa un minuto dal primo gruppo e siamo andati bene. Silvia è stata anche la prima tra le donne».


Dello stesso parere è Luca Donini, secondo il quale questa gara di apertura si è trattato di una gara di assestamento. «La squadra si è comportata bene: siamo stati tutti nel primo gruppo e direi che è un fatto che fa molto bene soprattutto al morale. Il mondiale lungo ma direi che questa task conta comunque. Alla fine abbiamo terminato in tanti con lo stesso tempo. Se non siamo primi ci troviamo poco distanti dal podio.
(d.d.)


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