Il ghiaccio ferma Fulgor Farra - Fiori Barp

Impossibile giocare sul campo del Mas. Mister Bolzan: «Secondo stop consecutivo, rischiamo di stare fermi un mese»
SEDICO. Una lastra di ghiaccio. Il manto del Giovanni XXIII di Mas di Sedico si presentava così ieri pomeriggio, attorno alle 14, quando l’arbitro designato per dirigere Fiori Barp-Fulgor Farra, Gerard Baholli di Treviso, e le due squadre, dovevano decidere se giocare o meno il derby più atteso della giornata. Alla fine, dopo un’ulteriore verifica dello stato del campo da parte del direttore di gara assieme ai due capitani, non ci sono stati dubbi: nulla da fare.


Per la Fulgor Farra è il secondo rinvio consecutivo. «Volevamo giocare a tutti i costi», spiega l’allenatore della Fulgor, Enrico Bolzan, «perché già domenica scorsa abbiamo dovuto rinviare per cui va a finire che restiamo fermi quasi un mese. L’arbitro, comunque, ha subito detto che non si poteva giocare perché il campo era ghiacciato ed in effetti sarebbe stato pericoloso, prima di tutto per l’incolumità dei giocatori».


Si poteva fare di più? «Credo che la Federazione dovesse organizzarsi prima», sostiene Bolzan, «e trovare un’alternativa a questo campo. Anche il nostro campo era ghiacciato, tanto per sottolineare la difficoltà di giocare in queste situazioni. Forse, però, la Federazione potrebbe mettere a disposizione dei campi nel Trevigiano dove le condizioni non sono così rigide».


In vista del prossimo turno di campionato la Fulgor dovrà ancora fare a meno di De Pin che, nemmeno stavolta, ha potuto scontare il suo turno di squalifica. Ma anche il Fiori Barp, che ha provato fino all’ultimo a rendere agibile il campo, dovrà ora trovare una data libera per incastrare questo impegno. «Venerdì ci siamo allenati di pomeriggio», spiega l’allenatore di casa, che è anche un ex Fulgor, Alessandro De Battista, «ma il campo si presentava come un’unica lastra di ghiaccio. Abbiamo chiamato la Federazione che ci ha detto che decisione sarebbe spettata all’arbitro. Sabato abbiamo provato a togliere il ghiaccio ma non c’era nulla da fare».


Se le condizioni lo avessero permesso, anche i sedicensi avrebbero giocato, dal momento che sia Piaz che Fratta hanno recuperato dall’infortunio. «È ancora fuori, invece, Daouda, che ha un’ulcera alla caviglia», conclude De Battista, «ma che sta lentamente recuperando. In ogni caso, sostengo da anni che si debba cambiare qualcosa, perché in questa stagione a Belluno è impossibile giocare ed è evidente che per le nostre squadre la situazione si mette in salita».
(n.p.)


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