IL GIRO A BELLUNO - LE TAPPE STORICHE / 221981, le Tre Cime ancora decisive
Battaglin attacca sul Furcia il giorno prima e chiude i conti a Lavaredo. Prima della San Vigilio di Marebbe - Rifugio Auronzo, sette corridori diversi avevano vestito la maglia

Giovanni Battaglin in maglia rosa
BELLUNO
. Un catino da 200 mila. Sono le Tre Cime di Lavaredo a decidere il Giro d'Italia del 1981, chiamando lungo i tornanti un pubblico di almeno 200 mila persone, praticamente il Maracanà del ciclismo. Fino alla ventesima tappa, la San Vigilio di Marebbe - Rifugio Auronzo, di 100 chilometri esatti, la maglia rosa è passata sulle spalle di sette atleti. Si tratta di Knudsen, Bontempi, Moser, Braun, Saronni, Visentini e Contini, che la indossa da sette giorni, riposo compreso. La situazione è una delle più incerte che la corsa rosa possa mettere in cartellone. A portare Contini in testa alla classifica c'è stata una leggendaria fuga di 173 chilometri assieme a Moser, nella Montecatini - Salsomaggiore Terme, con vittoria di tappa al trentino e maglia al varesino. Il Giro sembra nelle mani della Bianchi di Contini, che tra le proprie fila può annoverare anche il solido atleta svedese Tommy Prim e il talentuoso Gianbattista Baronchelli, già vincitore della tappa di Cascia. Invece, alla vigilia dell'arrivo ai piedi delle Tre Cime, nella Dimaro - San Vigilio di Marebbe, Giovanni Battaglin, che in classifica ha un ritardo di 1'35" dalla maglia rosa, attacca sul Furcia e piazza un guizzo dei suoi, arrivando solo al traguardo, ma soprattutto dimostrando di avere il colpo di pedale dei giorni migliori. In aprile Battaglin ha già vinto la Vuelta e, quindi, diventa il pericolo numero uno per Contini. Il 5 giugno parte la frazione che deciderà la sessantaquattresima edizione del Giro. La maglia rosa è già in difficoltà sul passo Tre Croci, Battaglin, invece, attende il momento propizio e attacca sui muri delle Tre Cime di Lavaredo, la sua progressione, tra due ali di folla, è impressionante, uno a uno il vicentino di Marostica stacca i diretti avversari, da ultimo Saronni e arriva al traguardo al terzo posto, a 42" dal vincitore, l'elvetico Beat Breu, che precede l'altro svizzero, Josef Fuchs, di 10". Battaglin è la nuova maglia rosa del Giro d'Italia. La corsa, però, è ancora aperta, perché nello spazio di un paio di minuti, alle spalle del vicentino, ci sono Prim, Saronni e Contini. L'indomani si corre la Auronzo - Arzignano, che attraversa Tai di Cadore e Belluno, tagliando la nostra Provincia. Ad Arzignano vince Pierino Gavazzi, in volata su Beppe Saronni e Francesco Moser. L'epilogo della sessantaquattresima edizione della corsa rosa è la cronometro individuale da Soave a Verona. Lungo i 42 chilometri, Giovanni Battaglin resiste splendidamente agli assalti che gli vengono portati da Tommy Prim e Giuseppe Saronni, conquistando nella città scaligera il suo primo Giro d'Italia.
In rete
. Le tappe storiche in provincia di Belluno del Giro d'Italia si possono leggere anche cliccando sul nostro sito www.corrierealpi.it.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Leggi anche
Video