Il Longarone Alpina fa pace con il sindaco Padrin

La squadra resterà a Longarone, l’annuncio venerdì. 

Rifatto tutto lo staff di Tormen, Rimoldi vicino al Borgo

Gianluca da Poian
È tornato il sereno fra Carlo Giuliana e Roberto Padrin
È tornato il sereno fra Carlo Giuliana e Roberto Padrin

LONGARONE

Pace fatta. La stretta di mano tra il presidente Carlo Giuliana e il sindaco Roberto Padrin c’è stata, dando così modo al Longarone Alpina di continuare il proprio percorso senza dover cercare un campo e cambiare denominazione. Il tutto verrà ufficializzato questo fine settimana con una conferenza stampa ad hoc, rimandata rispetto alla data iniziale di venerdì 10 giugno. Comunque l’accordo c’è e quindi sarà Longarone ad ospitare le partite interne dei gialloblù in Promozione. E mentre sul fronte mercato si muove ancora poco, è pronta una rivoluzione nello staff tecnico: vicini Lorenzo Cima, Nicolò Zancanaro e Monica D’Alfonso.

STAFF TECNICO

Partiamo proprio da qui. Il numero uno del Longarone Alpina – tra l’altro ben felice in questi giorni vista la promozione in B del “suo” Palermo – aveva annunciato la necessità di rafforzare lo staff del tecnico Sandro Tormen e del vice Federico Garlet. Detto, fatto. O meglio, quasi fatto, in quanto serve giusto attendere il consueto passo dell’ufficializzazione. Ma la società ha scelto tre profili di categorie superiori. Innanzitutto i portieri verranno allenati da Lorenzo Cima, che non rimane alla Dolomiti Bellunesi e prende perciò il posto di Paolo Gei.

La preparazione atletica viene affidata a Nicolò Zancanaro, il quale quindi termina il percorso in collaborazione con Massimiliano Parteli tra Cavarzano prima e Limana Cavarzano poi. E sempre dalla società giallorossoblù è in arrivo Monica D’Alfonso, massaggiatrice ex anche di Feltrese, Belluno, Union Feltre e Sedico calcio a 5. Manca invece il nome del nuovo direttore sportivo, il quale potrebbe arrivare da fuori provincia.

MERCATO

E dal mercato esterno al bellunese sono attesi i numerosi giocatori che formeranno la nuova rosa. Già, perché i cambiamenti saranno numerosi. D’altronde parliamo di una squadra capace sì di vincere la Coppa Veneto, ma piena di lacune mostrate in un campionato assai deludente. Sul fronte uscite, non è un mistero ad esempio come Rimoldi sia molto vicino al Borgo Valbelluna. La questione stadio era però considerata prioritaria. Adesso potranno prendere il via tutti gli altri ragionamenti sportivi.

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