Il meteo rovina i piani, annullata la sesta tappa

I mondiali di parapendio. Dopo la domenica di pausa, un temporale ferma tutto dopo un’ora di gara
MONTE AVENA. Annullata. La sesta task dei mondiali di parapendio monte Avena 2017 è finita ancora prima di iniziare veramente, a causa dell’unica cellula temporalesca, poi degenerata in pioggia che ha deciso di mettersi sulla via del mondiale, obbligando il direttore di gara ad interrompere la manche appena cinque minuti prima della convalida.


In base al regolamento vigente infatti la tappa non è da considerarsi valida, perché i piloti hanno volato solo un’ora e non un’ora e cinque minuti come sarebbe stato corretto: pertanto, per una sola manciata di minuti la gara è da considerarsi nulla e le classifiche restano invariate. Un peccato viste le aspettative delle varie nazionali e dell’Italia in primis, che dopo la domenica di pausa non vedeva l’ora di potersi rimettere in gioco regalando una vittoria ai propri sostenitori.


Si è trattato senza dubbio di un fenomeno atmosferico inatteso, tanto che all’inizio le condizioni di volo sono apparse così buone da illudere i piloti, che sono riusciti a prendere quota e a mantenerla con altrettanta facilità, grazie ad un esteso fronte di aria calda. La partenza della task è stata fissata a Rubbio, alle 12. 50 con i piloti suddivisi in due gruppi, uno più a nord e l’altro più a sud: entrambi tagliano la linea del via in direzione Piovene Rocchette, pronti ad aggirare la prima boa e ben presto, in virtù dell’illusorio tempo atmosferico si ricompattano, prima di sciogliersi di nuovo alla distanza, con il velocissimo sloveno Dusan Oroz davanti a tutti, pronto a sferrare la zampata decisiva per strappare il primo posto ai francesi. Dietro di lui, a 500 metri di distanza c’è tutto il gruppo degli inseguitori, nel quale è presente la nostra nazionale al completo, ma nel momento più delicato ecco che arriva l’inaspettato ed improvviso stop: alle 12.50 l’improvvisa formazione temporalesca non lascia altra scelta al direttore di gara se non quella di rimandare il tutto costringendo i piloti ad invertire la rotta e ad atterrare a Borso del Grappa per poi risalire sulle navette di recupero con destinazione Boscherai.


«Abbiamo anticipato il decollo perché le condizioni per volare erano ottime – afferma Maurizio Bottegal – e infatti i piloti sono partiti velocissimi, senza difficoltà a mantenere quota. Purtroppo, mentre tutto sembrava procedere al meglio il direttore della sicurezza Gianpiero Di Brina mi ha comunicato che in zona Larivi stava piovendo e a quel punto non ho aspettato nemmeno un minuto in più per dare lo stop, perché c’era il rischio che i piloti si infilassero in una zona pericolosa per il vento. Peccato per quei cinque minuti che ci rendono la task nulla».


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