«Il Mondiale è un trampolino di lancio»
ALLEGHE. Oro e promozione. Asiago continua a sorridere all’Italia femminile di hockey. Dopo il successo nel mondiale 2014, con conseguente salto in Divisione I – Gruppo B, stavolta le azzurre conquistano il gruppo A al Pala Odegar.
L’ultima occasione nella quale le nostre ragazze avevano raggiunto un livello così alto era stata la rassegna iridata in Polonia nel 2000, poi più nulla. E pensare che quest’Italia era partita non certo con i favori del pronostico, complice soprattutto parecchie novità a livello di roster. Ed invece, grazie alla vittoria nell’ultima giornata contro la Cina, le azzurre hanno ottenuto la matematica certezza del primo posto.
Il decisivo 1-0 lo ha firmato la giocatrice dell’Alleghe Linda De Rocco, entusiasta per quanto appena vissuto sul ghiaccio vicentino.
«Tornare nel gruppo A è una bellissima soddisfazione - commenta la zoldana - considerando che mancavamo da ormai quasi vent’anni. Insomma, fa veramente piacere sapere di essere di nuovo lì nella prossima stagione. Potevamo solo vincere contro la Cina, considerata l’affermazione qualche ora prima della Corea del Sud contro la Polonia. Dire che è andata bene…».
Oltre le aspettative. D’accordo il giocare un mondiale in casa e con il pubblico sempre pronto a sostenerti. Ma alla fine il fattore ambientale incide fin là nel risultato finale. Proprio per questo ipotizzare il trionfo italiano non era del tutto immaginabile.
«Si può dire tranquillamente: sulla carta non eravamo le più forti. Penso soprattutto alle due formazioni asiatiche: la Corea del Sud era reduce dalle Olimpiadi invernali, mentre la stessa Cina è una nazione che sta investendo tanto sull’hockey femminile. D’altronde toccherà a loro ospitare i Giochi 2022. Eppure, più passavano le partite, e maggiore diventava la nostra consapevolezza. Poi sai, se la squadra è compatta risulta più facile puntare ad un determinato traguardo. Ecco, che può aver fatto la differenza è stata la presenza nel roster di alcune giovani, capaci con la loro grinta di trascinare pure noi “vecchiette”. Si è formato il mix ideale».
Nota sulla partecipazione di Asiago alle vicende di questo mondiale.
«Asiago è una patria dell’hockey. Sugli spalti ho visto sempre parecchi spettatori, mentre attorno l’organizzazione è risultata perfetta. Pure questi fattori contribuiscono alla vittoria finale».
Sguardo al futuro. Oltre a De Rocco, dell’Alleghe c’erano pure Elisa Biondi, Mara da Rech, Rebecca Roccella, Mia Campo Bagatin e Federica Zandegiacomo.
«Per noi è stata una buonissima stagione, considerando pure il raggiungimento della finale scudetto. Speriamo l’oro mondiale sia un trampolino di lancio attraverso cui dare ancor più risalto al movimento femminile».
E intanto, in vista della prossima serie A, corre l’indiscrezione secondo la quale Dobbiaco potrebbe avere la propria formazione. Aumentare quindi a sei il numero di squadre iscritte sarebbe una buona cosa.
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