Il sigillo di Marini, astro nascente della scherma

È tricolore nel fioretto con la trevigiana Bianchin. La madrina Vezzali: «Qui c’è il meglio del panorama giovanile nazionale»

BELLUNO

È tempo di sguainare fioretti, spade e sciabole alla Spes arena. Non è bastato un uragano a fermare l’organizzazione del campionato italiano under 23, che da ieri si sta svolgendo sulle pedane allestite a Lambioi.

Nella prima giornata, interamente dedicata al fioretto, ha primeggiato tra i maschi il dicottenne marchigiano Tommaso Marini, grande promessa della scherma italiana e prossimo ormai all’entrata nel giro olimpico della nazionale. Nel fioretto femminile, invece, a portare a casa l’oro è stata la trevigiana Elisabetta Bianchin, classe 1997, in forza all’Aeronautica militare che in finale ha superato la padovana Claudia Borella.

Il primo bellunese in classifica lo si trova alla 50ª posizione: Tommaso Lorenzon, che tira per il circolo della scherma di Montebelluna.

Ma per una volta non è tanto la classifica a contare, quanto il successo dell’organizzazione. L’importante gara, infatti, seconda a livello nazionale, è stata voluta e promossa da Scherma Dolomiti e ha già portato nel capoluogo oltre seicento atleti più le relative squadre e accompagnatori al seguito, un successo che, a pochi giorni dall’avvio delle gare, sembrava tutt’altro che certo.



«Siamo contenti e orgogliosi del risultato», commenta il presidente di Federscherma Veneto e vicepresidente vicario del Coni Veneto, Guido Di Guida, «fino a lunedì era ancora tutto in forse perché la federazione e le società temevano che Belluno fosse troppo distante o irraggiungibile per via dei danni del maltempo. Siamo riusciti a dimostrare il contrario e tutti sono entusiasti dell’organizzazione e della città».

Ora si spera che la federazione guardi con altri occhi a Belluno: «Ospitare gare di questo livello non è semplice, ma il successo registrato già dopo questa prima giornata fa capire che possiamo diventare una delle città ospitanti del circuito schermistico. Nonostante le premesse non fossero buone, la partecipazione sulle venti pedane allestite alla Spes arena è già del 20% superiore a quella dei precedenti campionati italiani di categoria dello scorso anno».



Valentina Vezzali, la testimonial inviata dalla federazione per celebrare l’evento bellunese e per promuovere la Carta etica dello sport, commenta il grande potenziale in pedana: «Tra questi atleti c’è il futuro prossimo della nazionale italiana, il livello è altissimo e a Belluno ci sono i migliori talenti e i più grandi sogni olimpici azzurri». Tra questi, assente più che giustificata Martina Favaretto, che non sarà in gara in questi under 23 italiani: «Martina è stata convocata in nazionale nei giorni scorsi per l’assoluto di Coppa del mondo. È un peccato non averla qui, ma ci sono atlete in grado di tenere il livello inalterato».

La Vezzali, che oggi alle 11 sarà all’Itis Segato per incontrare gli studenti, sarà alleata del Comune nella promozione della Carta etica dello sport: «Mi fa molto piacere questa unione tra sport e scuola, perché è da lì che comincia l’educazione delle persone».

Oggi, dalle 9, tocca alla sciabola femminile e alla spada maschile. —





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