Il sogno di Bamoussa è realtà: il bellunese va a Rio

È arrivata in extremis la convocazione per le Olimpiadi. L’alpagoto ha ricevuto la sua notizia durante le ferie in Marocco

ALPAGO. I sogni a volte si realizzano. Anche in extremis, proprio quando sembrano diventati irrealizzabili. È il caso del sogno di Abdoullah Bamoussa: il marocchino bellunese d'adozione ieri pomeriggio alle 15.30 ha ricevuto la telefonata che ormai non attendeva più, quella del direttore tecnico Fidal Magnani che gli comunicava la convocazione per le Olimpiadi di Rio. Una convocazione preparata e inseguita per mesi dal siepista dell'Atletica Brugnera, sfuggita poi per una caduta all’ultimo ostacolo agli Europei di Amsterdam dello scorso luglio. 8'35"35 il riscontro cronometrico di Abdoullah (ottavo) mentre il minimo per andare in Brasile era di 8'30".

Bamoussa, nato in Marocco nel 1986, da tempo residente a Santa Croce del Lago, è stato invitato dalla Iaaf (federazione internazionale di atletica) in ossequio alla norma del cosiddetto "Target number", il numero minimo di atleti chiamati a prendere parte ad una competizione. L'invito è stato successivamente accettato dalla Fidal (federazione italiana di atletica leggera) e dal Coni perché Bamoussa è in possesso dei requisiti previsti per la partecipazione, incluso il piazzamento entro i primi otto agli Europei. All'assenza dello standard ha supplito invece la IAAF, con l'invito nell'ambito del "target number".

A Rio de Janeiro saranno così due gli italiani nella prova di mezzofondo con ostacoli: oltre a Bamoussa, ci sarà il finanziere Yuri Floriani. Nonostante l'ottenimento del minimo (sia nelle siepi sia sui 5 mila) non ci sarà Jamal Chatbi perché ha saltato tre controlli antidoping. Bamoussa ci sarà. E per esserci dovrà fare gli straordinari.

Proprio ieri mattina, infatti, dato che ormai la spedizione azzurra era stata definita, Abodoullah era partito per il Marocco, dove da qualche giorno si trovava la moglie per un periodo di vacanza. Poi ieri pomeriggio la telefonata da parte della Fidal cui è seguita la ricerca del primo aereo utile. Poi, subito al lavoro per recuperare il tempo perduto, dato che nelle ultime settimane la preparazione era stata incentrata su altri obiettivi rispetto ai 3 mila di Rio.

Per Bamoussa quella che indosserà ai Giochi sarà la terza maglia azzurra dopo quelle indossate nei mesi scorsi agli Europei di cross e agli Europei su pista. Per l'atletica bellunese si tratta del ritorno ai Giochi estivi dopo ben trentadue anni. L'ultima atleta a partecipare alle Olimpiadi in atletica era stata Agnese Possamai: la mezzofondista di Lentiai fu decima nei 3 mila piani vinti.

Dodici anni prima, a Monaco, l'atletica bellunese fu rappresentata da Gianfranco Demenego (maratona) e, nel 1960, da Renato Panciera (400 e 4x400).

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi