Il Team Alpen Plus trionfa alla 24 ore di San Martino Secondo il Bar da Elda
Belluno
24 ore di San Martino 2018 nel segno del Team Alpen Plus e di Said Boudalia. Ma anche nel segno della preoccupazione per il futuro: sì, perché in tanti alla due giorni del polisportivo si sono detti non più disposti a sobbarcarsi le incombenze legate alla burocrazia e alle tante prescrizioni nell’allestimento degli stand delle squadre (ce ne occupiamo in questa stessa pagina).
È stata una due giorni intensa quella andata in scena ieri e sabato, con la quarantacinquesima edizione di un evento che costituisce un punto di riferimento nel panorama sportivo bellunese e rappresenta una manifestazione unica nel suo genere in Italia.
24 ore di corse sul tartan, 37 squadre, 888 concorrenti, migliaia di chilometri percorsi: questi i numeri che sintetizzano la 24 ore di San Martino, valevole quest’anno per il Trofeo Sinteco.
Era la squadra favorita e ha rispettato il pronostico: a scrivere il proprio nome sull’albo d’oro della 24 ore di San Martino è stato il Team Alpen Plus: 412.952 i km messi insieme dallo squadrone allestito da Devis Zasso che già nella serata di sabato aveva messo un’ipoteca importante sull’evento. «Abbiamo lavorato a una squadra competitiva e siamo riusciti a centrare l’obiettivo, con una squadra che rappresentava un mix tra giovani promesse e atleti con esperienza», dice Zasso. «Un bravo ai ragazzi che hanno corso, davvero super. Abbiamo anche proposto uno stand, insieme ad altre squadre, che è stato un bel punto di aggregazione. Esperienza da ripetere».
Sul secondo gradino sono saliti gli atleti del Bar da Elda–Alpago Tornado run, con 409.286 km. «Abbiamo fatto il massimo, creando una bella sinergia tra Bar da Elda e Alpago Tornado run, più di così non potevamo fare» dice il coordinatore della formazione, Bruno Mezzavilla. «Per il secondo anno consecutivo arriviamo secondi, un po’ brucia ma è comunque un risultato importante. Anche perché abbiamo dovuto anche fare i conti con infortuni e defezioni dell’ultima ora, riempiendo le caselle rimaste vuote addirittura sabato mattina».
Sul terzo gradino è salito, come già lo scorso anno, il Gs Quantin: 375.770 i km totalizzati. «Confermiamo il podio dell’anno scorso e siamo molto soddisfatti», dice il presidente Renzo Viel. «La soddisfazione deriva anche dal fatto che abbiamo fatto correre diversi giovani».
Ancora una volta, a vincere è stato Said Boudalia, recordman della manifestazione con 19.972 km (misura fatta registrare nel 2007). Alfiere del Bar da Elda – Alpago Tornado run, nell’ora dalle 11 alle 12 di ieri Boudalia ha percorso 18.936 km, precedendo un quartetto targato Alpen Plus composto da Alfred Ronoh (18.912), Giacomo Esposito (18.453), Robert Kirui (18.385) e Steve Bibalo (18.126). «Bello riuscire a correre a questi ritmi a una certa età», sottolinea il cinquantenne Boudalia. «L’obiettivo era correre sopra i 18.5, quindi aver fallito di poco i 19 non è un problema».
Vittoria di Wolkeba Asmerawork (Alpen Plus) tra le donne, con 16.333 km. Nella top five Gedamnesh Yayeh (Ipa Belluno, 16.317), Francesca Tosato (Civico 11, 15.049), Valentina Gavarretti (Trichiana, 14.804) e Martina Festini Purlan (Gel & Gelato, 14.754).
La 24 ore di San Martino è stato un evento anche a pedali. Merito di Oltre Team e Comitato Pollicino, l’associazione nata nel 2002 per aiutare i bambini in gravi difficoltà della città di Petrosani, in Romania, che hanno proposto la #24HbikePollicino, sfida sui rulli. Sono stati 58 i pedalatori che si sono alternati, percorrendo complessivamente 964,10 chilometri. Ben 2.500 sono stati gli euro raccolti grazie alla sensibilità di sponsor e sostenitori. —
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