Il Trichiana fa e disfa, ora la retrocessione fa paura
TRICHIANA. Fare e disfare. Il Trichiana perde un’altra partita determinante in chiave salvezza e ora lo spettro della retrocessione è sempre più vicino. La squadra di Diego Pezzei parte bene, si perde nel mezzo del match e cade alla fine contro un avversario modesto che non fa nulla di straordinario: il Rosà ha il merito di rimanere concentrato fino alla fine giocando con le idee chiare in attacco e difesa, con grande semplicità.
Il Trichiana ha voglia di cancellare la sconfitta subita nella partita precedente e inizia la partita nel migliore dei modi, dimostrando qualità nel palleggio con Chittaro, velocità e imprevedibilità di manovra e grande carattere. Deborah Scarton, libero della squadra di casa, incarna l’anima di un Trichiana che gioca il primo set combattendo punto su punto, giocando con cuore e decisione ogni singolo pallone. In prima linea l’altra Scarton e Bottegal sono pericolose.
Il Rosà ci mette un po’ ad entrare in partita, commettendo degli errori in ricezione con Belfiore e dimostrandosi macchinoso in fase di costruzione, ma Zen e Cecchin riportano presto in carreggiata la squadra portandola sul 18-20. Il Trichiana inizia a sbagliare troppi palloni rischiando di buttare via il set a tratti dominato e facendosi rimontare prima di trovare il punto decisivo con una grande schiacciata di Scarton.
Il secondo set segna l’inizio della fine per la squadra di Pezzei che parte bene, ma i cali di concentrazione risultano palesi quanto fatali: Bottegal non interviene in ricezione su un pallone innocuo spostandosi all’ultimo momento e impedendo alla compagna alle sue spalle di intervenire in tempo. Punto decisivo per gli avversari, che chiuderanno poi il set in scioltezza trovando la seconda linea del Trichiana mal schierata.
Nel terzo set c’è una sola squadra in campo: Trichiana non pervenuto e 25-9 per le avversarie, che sono implacabili e sfruttano, su continue indicazioni del loro allenatore, tutte le incomprensioni e le insicurezze del Trichiana, che sparisce inspiegabilmente dal campo, non gioca più da squadra e non riesce a sfondare nemmeno una volta il muro del Rosà.
La stanchezza inizia a serpeggiare nell’ultimo set dove il Rosà attinge a delle riserve che il Trichiana non riesce a trovare. La buona volontà di Jaku e Sponga non bastano. La squadra di casa barcolla e Cecchin le infligge il colpo di grazia regalando la vittoria al Rosà.
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