Immobile già carico «Posto fantastico per far felici i tifosi»

AURONZO. Bene Immobile. Con tutti i gol che ha firmato l’anno scorso, il bomber della Lazio è tra i più acclamati dai sostenitori biancocelesti. Per cominciare, sta facendo un lavoro differenziato prima di entrare nel gruppo, per un fastidio a una caviglia, ma sarà presto in ordine e pronto a far disperare i portieri avversari. Sabato sera Ciro Immobile si è presentato ad Auronzo con un grande sorriso e tanta voglia di lavorare: «Complimenti per la qualità dell’organizzazione del ritiro. Nel corso della mia carriera, avevo frequentato degli altri paesi di montagna, ma non mi ero mai trovato così bene. Il posto è fantastico e la temperatura ideale. Si lavora nelle migliori condizioni e, anche grazie a questo, speriamo di poter dare delle grandi soddisfazioni ai nostri tifosi».

Non si trattava di un’intervista ufficiale, ma di parole uscite dal cuore. Niente pretattica, tutto vero. Ogni giorno ci sarà qualcuno in conferenza stampa, al di là del dopo partita delle amichevoli già fissate oer mercoledì 12 con i padroni di casa dell’Auronzo; domenica 16 con il Top 11 di Radio Club 103; mercoledì 19 con la Triestina e sabato 22 con la Spal per il trofeo Tre Cime di Lavaredo. Una sfida tutta di serie A, che richiamerà il grande pubblico. Ieri toccava al giovane Luca Crecco, intervistato dai microfoni di Radio Lazio Style: «Siamo partiti forte, anche perché veniamo da quattro giorni di allenamento intensi svolti a Formello. Siamo carichi per questa nuova stagione, affronteremo il ritiro con serenità ed entusiasmo».

L'ex Primavera è ormai al suo terzo ritiro e ieri mattina è stato provato da Inzaghi come esterno del centrocampo a cinque, nel modulo che il mister vorrebbe applicare. Tutto fa pensare che non saranno soltanto esperimenti: «È bello trovare i tifosi in qualsiasi luogo andiamo. Questo è il mio terzo anno ad Auronzo e vedere i tifosi così affiatati e così vicini mi tanto fa piacere. È il mio primo ritiro con mister Inzaghi, con lui è più facile perché mi conosce bene ed io conosco il suo modo di giocare».

(g.s.)

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