Innamorati perdutamente di una Vecchia Signora
BELLUNO. È Belluno ma tante volte, al Galloway, pare di essere allo Juventus Stadium. Quando giocano i bianconeri, la sede dello Juventus club Doc sembra la curva sud di Torino. Una passione, quella dei molti tifosi della Vecchia Signora sparsi in provincia, che dal 2011 si è unita in quello che è, a tutti gli effetti, il gruppo più numeroso e attivo. Numeri impressionanti. Una media di oltre 400 iscritti ogni campionato, almeno un paio di partite al mese con l’organizzazione di un pullman, tifosi presenti anche alla finale di Champions.
Il primo ad essere sorpreso di tutto questo, forse, è una delle anime, Sebastiano Cesca: «Quando siamo partiti, pensare di arrivare a certi numeri era utopistico. Sappiamo tutti che la Juve è la squadra con più tifosi in giro per l’Italia, ma non pensavamo di trovare così tanto affetto per la maglia bianconera. Ma adesso non nego che sarebbe bello aumentare ancora le iscrizioni».
Si va verso il quinto anno di attività: «È stato bello avere ospite all’inaugurazione Claudio Zuliani, così come organizzare altre feste con Alessio Tacchinardi e Pietro Anastasi. Probabilmente faremo qualcosa per il mese prossimo. Cerchiamo in tutti i modi di aumentare la visibilità del nostro club».
Le trasferte in pullman. Prima del club Doc, c’erano stati lo Juventus club Feltre, lo storico Pedemontana bellunese di Vignole e un altro con sede al Boom boom bar di Cavarzano. Quel che è certo è che adesso le difficoltà, nell’acquisto dei biglietti e nell’organizzazione delle trasferte, sono certamente aumentate: «Non è semplice gestire tutto questo. Nelle partite di cartello, le richieste di biglietti sono molto alte, ma ci sono meno posti a disposizione. In questi anni abbiamo cercato di convincere i soci a venire alle partite non di cartello, anche per tenere basso il costo della trasferta. Ragioniamo sui 70-80 euro tra viaggio e biglietto, mentre per i big match i prezzi salgono parecchio. Minimo una volta al mese organizziamo la corriera, altrimenti altre volte ci gestiamo con gli amici di Padova».
Dev’essere stata una soddisfazione riuscire a portare alcuni tifosi a Berlino per la finalissima di Champions: «Sembrava non riuscissimo ad avere neanche un biglietto. C’erano i pacchetti, venduti a prezzi pazzeschi. Poi, per fortuna, ne abbiamo avuti cinque e così c’era qualche nostro socio presente. Peccato per la sconfitta, ma alla fine bastava esserci».
Il punto sulla stagione. Avvio stentato, prima di una risalita. La Juve ha chiuso dicembre sì fuori dalla zona Champions, ma anche a soli tre punti dalla vetta: «Devo dire che all’interno del nostro gruppo c’è sempre stato ottimismo. E questo a differenza di altri club, dove magari su internet si leggevano commenti catastrofici. Sapevamo di avere allestito una squadra giovane, che aveva bisogno di tempo. I risultati ci stanno dando ragione».
Più difficile, visto l’avversario, ripetere il cammino dello scorso anno in Europa: «Abbiamo beccato una delle due favorite. Però ci siamo mangiati il primo posto quindi questo rischio c’era. Certo, se riuscissimo a passare il turno, sarebbe un’iniezione di fiducia e la strada sarebbe più semplice».
Contatti. Per informazioni o iscriversi al club, si può scrivere un messaggio privato alla pagina facebook ufficiale del gruppo o inviare una mail a info@juventusbelluno.it.
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