Juventus club Belluno in festa con Tacchinardi - FOTO

Il centrocampista ospite a Belluno con i giornalisti De Bonis e Zuliani. E non sono mancate delle vere chicche per i tifosi

BELLUNO. «Con Blanc e Cobolli Gigli la Juventus era simpatica, ma non vinceva nulla. Ora con Andrea Agnelli è meno simpatica, ma a noi piace così». Musica per le orecchie del popolo juventino bellunese, accorso in massa al Gallomania per salutare Alessio Tacchinardi, un pezzo di storia della Juve, uno che in carriera può vantare sei scudetti, una Champions e una Coppa Intercontinentale.

250 persone a cena e almeno altrettante arrivate poi a seguire la serata. Un vero successone per lo Juventus Club Belluno Pavel Nedved e una grande soddisfazione per il presidente Sebastiano Cesca e gli altri ragazzi, che in un anno sono arrivati a 400 tesserati.

Insieme a Tacchinardi anche il giornalista di Stile Juve Nicola De Bonis e Claudio Zuliani, ormai di casa a Belluno.

Gli occhi erano comunque tutti puntati sul centrocampista, ora allenatore e commentatore Sky, che non ha risparmiato delle chicche, a partire dall’amatissimo Del Piero.

«Con quella maglia blu del Sydney davvero non si può vedere - scherza - sembra quella del Napoli. Lui è stato il più grande e poteva essere trattato meglio dalla società. Se è vero che non andava d’accordo con Inzaghi? Diciamo che non si amavano molto... ma in campo erano professionisti. E poi Pippo non gli passava ma il pallone, aveva ragione Alex».

Molte domande anche su compagni e avversari più forti.

«Zidane e Nedved erano incredibili, anche se il francese poteva dare di più. E Montero era davvero pazzo. Come avversari era dura affrontare Sheva e Kakà. Lippi il mio miglior allenatore, ma Antonio Conte è ancora più bravo».

Quando la gente sente il nome Ibrahimovic si sente qualche fischio. «Lui è una grande persona - dice Tacchinardi - bisognerebbe conoscerlo fuori dal campo». «E dopo calciopoli, è stata la Juve a venderlo e non lui a voler andare via». ha aggiunto Nicola De Bonis.

Impossibile non parlare di Champions. «Per noi juventini è la cosa più importante. A me la notte di Manchester brucia ancora. Ma con questa squadra che in pochissimo tempo quella coppa torna a Torino».

Tacchinardi si illumina quando gli chiedono di Giovanni Agnelli. «L’avvocato era davvero speciale. Quando arrivava allo stadio si sentiva quasi una vibrazione. Ma anche Andrea è bravo, anche se è una persona molto diversa».

De Bonis e Zuliani seguono la Juve tutti i giorni. «Noi puntiamo sul piccoletto del Barcellona. Arriverà Sanchez».

Nel dopo cena la lotteria. Primo premio sono due biglietti per Juve - Palermo del 5 maggio. Una data che gli juventini ricordano sempre volentieri.

GUARDA LA FOTOGALLERY

DELLA SERATA

sul sito www.corrierealpi.it

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi