«La Bianchini ha subìto un abuso, non ha colpe»

La vicenda Spes-Belluno. De Barba: «Le ragazze devono andare da chi le ha illuse che era tutto ok»
Belluno, 09 novembre 2008, Palalambioi. Sfilata delle squadre bellunesi. Nella foto Walter De Barba
Belluno, 09 novembre 2008, Palalambioi. Sfilata delle squadre bellunesi. Nella foto Walter De Barba

BELLUNO. «In questo momento chi se la prende con la Spes e con Fabiana sta sbagliando tutto. La Bianchini ha solamente difeso la società da un abuso e non ha colpe».

Sulla vicenda Spes - Pallavolo Belluno, che ha portato all’addio della B2 femminile dalla città, interviene anche Walter De Barba, ex vice presidente della Spes e molto informato sui fatti. Il tutto all’indomani della conferenza stampa della Pallavolo Belluno che non è stata molto tenere nei confronti della Bianchini.

«I giudici federali a Roma le hanno dato ragione, come era comunque prevedibile - prosegue - a suo tempo sono state tentate delle mediazioni, senza risultato, ma non per colpa della Bianchini. Mi dispiace molto per le ragazze coinvolte, che ora devono trovare un’altra squadra, ma se la devono prendere con chi le ha illuse che tutto era a posto. Chi ha perso deve accettare la sconfitta, senza alimentare polemiche a senso unico. Mi auguro che tutto il mondo pallavolistico bellunese ritrovi la forza per continuare a lavorare nei settori giovanili di cui possiamo andare fieri».

L’ex bandiera del Belluno ai tempi della serie A, poi, sposta il ragionamento sul futuro del volley in provincia.

«Dal prossimo anno il Comitato pallavolistico provinciale verrà trasferito a Treviso, per delibera del Coni. Devo dire che ero contrario, perchè ora sarà ancora più difficile per le nostre società sopravvivere. Non so se questa decisione sarà un bene o un male, in un momento non facile, ma le società bellunesi dovranno presentarsi unite. Finchè avrò davanti agli occhi la finale provinciale Under 12 svoltasi a Ponte tra Feltre e Sedico, che così tante emozioni ha dato, porterò avanti il mio contributo da dirigente».

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