La Granfondo Sportful riapre le iscrizioni e vede già 400 adesioni

Feltre
Quattrocecento iscritti in poche ore e la Sportful Dolomiti Race si conferma tra le granfondo più amate d’Europa.
Dopo l’annullamento dell’edizione 2020, il comitato organizzatore ha sospeso la tradizionale apertura di ottobre rinviandola a Capodanno, con la voglia di gettare alle spalle un anno da dimenticare per tutti. E la risposta dei granfondisti è andata al di là delle previsioni, fatto che testimonia della diffusa voglia di tornare alla normalità e che fa ben sperare in vista del 20 giugno, data dell’edizione numero 26 della manifestazione che con i suoi 204 chilometri di sviluppo quasi 5 mila metri di dislivello (120 e 3.200 per il percorso medio) rappresenta una delle granfondo più dure a livello internazionale.
Il primo iscritto è Luca Stocco, di Pocenia, in provincia di Udine: allo scoccare delle 12 dell’1 gennaio era già davanti al computer. La prima donna, invece, è stata la tedesca Christina Rausch, vincitrice sul traguardo di Piazza Maggiore nel 2019.
Dopo sole cinque ore erano già circa 300 i ciclisti iscritti, oltre la metà nuovi iscritti. Il 30 per cento, invece, erano granfondisti con già il pettorale del 2020. L’organizzazione ha chiesto a chi doveva venire a Feltre nel 2020 di confermare l’intenzione di presentarsi alla partenza il 20 giugno 2021.
Tra i 400 ci sono una ventina di stranieri da otto nazioni diverse: Germania, Gran Bretagna, Austria, Olanda, Slovacchia, Svizzera e persino dalla Norvegia.
«Abbiamo voluto riaprire le iscrizioni alla granfondo di Feltre l’1 gennaio per dare un segnale di ottimismo e speranza», spiega Ivan Piol. «Ci rendiamo conto che la situazione è ancora complicata, ma adesso sono cominciate le vaccinazioni, dobbiamo guardare al futuro con ottimismo. Siamo molto felici della risposta dei granfondisti che va oltre le nostre aspettative, poi il fatto che ci siano molti iscritti nuovi per noi è un segno importante, non siamo gli unici che hanno voglia di ripartire e i ciclisti hanno colto il nostro messaggio di speranza. Il fatto che si iscrivano nonostante l’incertezza e a quota piena è anche un attestato di stima verso la nostra manifestazione, che ci lusinga molto e ci stimola a cercare di realizzare la granfondo a tutti i costi, pur nel rispetto delle normative anti Covid». —
I. T.
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