La pioggia regala la vittoria a Magliona

Gara 2 fermata quando mancavano i dieci piloti più veloci

NEVEGAL. Colpo di pioggia. La 44^ Alpe del Nevegal, prima tappa del Campionato Italiano di Corsa in Montagna 2018 si conclude con un colpo di scena. Tutti aspettavano al traguardo Christian Merli ed i piloti che avevano i tempi migliori in gara 1, quando un temporale improvviso si è abbattuto sul Colle. Erano le 17.20 e dovevano ancora salire i più veloci. Mancavano all’appello circa dieci auto tra le quali l’Osella FA 30 Zytek del trentino Merli e del siciliano Domenico Cubeda, rispettivamente primo e secondo assoluto in Gara 1.

Invece il maltempo ha costretto proprio i migliori a non prendere lo start, sia per il perdurare della pioggia battente, sia per l’incombente oscurità. E pensare che in gara 1 il pilota trentino si era superato facendo un nuovo record del circuito pari a 2.26.84 migliorando quello stabilito nelle prove libere di sabato pari a 2.28.36. Un vero peccato non aver visto i primi di Gara1 arrivare al traguardo, anche se molto probabilmente il manto stradale avrebbe falsato i tempi. I drivers che non hanno potuto prendere parte alla Gara 2 prendono comunque i punti di Gara 1, validi per il Campionato Italiano di Corsa in Montagna.

Il vincitore. Al termine della corsa, ha trionfato Omar Magliona, su Norma M20, che sommando i tempi delle due manche ha fatto 5.03.79. Il pilota sardo ha preceduto nella classifica finale Francesco Conticelli e Francesco Leogrande. Alla fine questo è stato il podio, che ha visto salire sul gradino più alto il sassarese che già nel 2007 era riuscito nell’impresa.

Il primo dei bellunesi. Il miglior piazzamento, nell’ambito dei piloti bellunesi, lo ha ottenuto Domenico Dall’O’. Il pilota di Puos d’Alpago, a bordo della Radical SR4 Suzuki ha realizzato un tempo pari 5.38.07 con un gap dal capoclassifica Magliona di 34.28. La prestazione è da considerarsi ottima, visto che in occasione della seconda prova di sabato, Dall’O’ era stato ostacolato dal pilota che lo precedeva e quindi in Gara1 non aveva un vero tempo di riferimento.

Gli incidenti. In gara 1 lo sfortunato Paolino De Salvador è stato coinvolto in un incidente ad 800 metri dalla partenza, all’altezza della chiesa di San Mamante. Non ci sono state gravi conseguenze per il bellunese, tuttavia la sua auto ha riportato danni importanti. Per ripristinare il tracciato gli organizzatori sono stati costretti ad una lunga sospensione. Un’altra interruzione, sicuramente meno lunga, c’è stata in Gara 2 in occasione di un altro incidente, nelle vicinanze della postazione 8, che ha visto protagonista Tiziano Turrin.

Le auto storiche. Agostino Iccolti, alla guida di una Porsche Carrera RS, ha conquistato il trofeo Mario Facca, riservato al pilota che otteneva il miglior tempo assoluto di questa categoria. Dopo aver primeggiato nella prima manche, Iccolti si è ripetuto in Gara 2 totalizzando un tempo pari a 6.38.53. Il podio assoluto è stato completato da Michele Massaro a bordo della sua BMW M3 e da Giuseppe Pezzo a bordo di una Porsche 911 SC. I vincitori dei vari raggruppamenti sono stati Cecilio Ravelli Damioli, Agostino Iccolti, Giuseppe Pezzo, Michele Massaro e Giusppe Viali.

Le famiglie in gara. La tradizione trasmessa di padre in figlio. Sono stati numerosi i padri che avevano in gara i loro figli. Fra i bellunesi vanno ricordati i Dall’O’ con papà Domenico e suo figlio Manuel. Oltre a loro altri hanno vissuto questa simpatica situazione. Giusto per fare qualche nome si citano i vari Bicciato, Meggiorin, Dal Cin e Conticelli.

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