La Pro loco Trichiana torna a trionfare
BELLUNO. Più forte anche di un'influenza improvvisa. La pro loco Trichiana vince la 41ª edizione della 24 ore di san Martino con 409,337 km fatti, torna sul gradino più alto del podio, dal quale mancava dal 2009, e batte i rivali annunciati dell'Antico Caffè Slalom, che avevano una squadra molto competitiva, ma hanno dovuto fare i conti, nelle ultime settimane, con troppe defezioni di atleti di punta (hanno chiuso a 400,999 km). Sul terzo gradino del podio è salita la farmacia Coran with Tonic, che nelle ultime ore ha scavalcato gli Alpini.
Anche Sandro Trevisson, anima tecnica della pro loco Trichiana, ha sudato freddo ieri però: l'ugandese Wilson Busienei, uno da 19 km, si è sentito poco bene sabato. Un'influenza, niente di grave, ma tale da costringerlo a rimanere ai box. Il vantaggio della squadra era considerevole (sette km alla fine della 19ª ora), ma la sua defezione ha fatto tremare Trevisson. Che si è attaccato al telefono per trovare un sostituto, ha fatto due conti e ha visto che sì, forse la squadra poteva anche fare a meno dell'atleta ugandese. Del resto i metri da recuperare erano tanti.
Merito delle prestazioni super di Celestine Nihorimbere (dal Burundi), secondo più veloce con 19,243 km percorsi, e del marocchino Hicham Boufars (19,294 km), ma anche dei gemelli Cassol, che nella notte hanno permesso a Trichiana di non perdere terreno nei confronti dell'Antico Caffè Slalom. Livio Eboli e Aldo De Biasi ci hanno creduto fino all'ultima frazione, quando hanno schierato il prete volante, don Torresani. È bastato un quarto d'ora per capire che lo svantaggio non sarebbe stato recuperato. Lo Slalom ha faticato parecchio nella notte e a inizio mattinata, e nonostante un ottimo Said Boudalia, autore di un 19,072, non è riuscita a ricucire lo strappo con i rivali. Che si godono il trionfo nell'ultima 24 ore organizzata dal Gp Vescovà di Dino Fasolo e festeggiano una vittoria voluta, cercata e trovata con una squadra in cui due atleti sono andati sopra i 19 km, tre sopra i 18 e sette sopra i 17. L'Antico Caffè Slalom ci ha provato, ma si è dovuto accontentare del secondo posto. Ma per la prossima edizione promette battaglia: «Non ci sarà storia, vinceremo noi», promette Eboli.
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