La Spes fa un occhio nero all’Occhiobello

B2 femminile. Secchi e compagne prendono a pallonate le polesane e festeggiano il compleanno di Paola Martin
Di Eros de Barba

BELLUNO. La Spes veniva dal primo ko del 2013, ma con l'obiettivo di risalire sul treno playoff; il Libera-Fruvit Occhiobello dalla prima vittoria dopo una striscia di quattro sconfitte consecutive e con il mirino puntato all'aggancio in classifica. Dopo un'ora e un quarto di gioco, è di nuovo la formazione bellunese a esultare, grazie ad una prova di forza generale: di predominanza nei primi due set, di rimonta nel terzo, vinto 25-19, dopo essere state sotto 13-17. E alla fine è festa grande, con un cartellone e gli auguri tutti per Paola Martin, ieri al trentunesimo compleanno, festeggiato con la seconda posizione riconquistata. Carpene e Perer mandano in rampa di lancio Panighel al centro al posto di Marta Bianchini e Bortolot in regia.

L'avvio è equilibrato, tanto che alla prima pausa tecnica ci arriva avanti di 1 l'Occhiobello, che trova nel gioco al centro la maggior fonte di punti. La capitana Secchi mette giù subito 3 palle importanti per restare in scia, ma il primo miracolo lo fa Alessia Tonon, che recupera praticamente negli spogliatoi un pallone toccato in difesa, vedendo concretizzato il proprio lavoro dal "piombo" di Bellotto su Elisabetta Bianchini per l'11-9. La Spes tocca il +4 con l'attacco di Robazza che manda le formazioni alla seconda sosta, con una forbice che si apre fino al 21-12 coi due muri consecutivi di Panighel. La doppia cifra di vantaggio arriva in chiusura, col block out di Bellotto per il 25-15 finale.

Al rientro in campo le bellunesi mostrano i denti col 4-0 di partenza, alimentato da Callegari e Bellotto, e dagli errori rodigini, fino all'8-2 del primo time out tecnico. Elisabetta Bianchini interrompe l'emorragia, murando Bortolot, che però si fa perdonare l'ingenuità con l'ace del 13-5. L'inerzia sembra segnata, anche perché il muro gialloblù è pressoché invalicabile; soltanto quando gli avanti ospiti impareranno ad usarlo a proprio favore, il Fruvit accorcerà lievemente le distanze, vanificando però dai 9 metri i propri sforzi con cinque servizi fallosi quasi di fila. L'ultimo terzo di frazione riparte dal 16-9: le padrone di casa fanno valere il cambio palla, approfittano di omaggi gratuiti delle avversarie, e vanno a chiudere con la settima battuta sbagliata dall'Occhiobello, con Zamberlan che mette in rete il 25-17. Secchi e compagne ringraziano, ma abbassano il livello di guardia all'ingresso del terzo set: Battistella, Cristofori e Ferroni castigano una Spes distratta (2-6), e costretta a rincorrere. La gara si fa bella per il pubblico, meno per Carpene, che al tempo tecnico obbligatorio deve parlare con 3 lunghezze di distacco; che diventano 4 al secondo, in un testa a testa Robazza – Battistella in cui prova ad inserirsi Panighel con la fast del 16-17, col primo tempo della parità e col muro del primo vantaggio spesino del set.

Pantaleoni prova a cambiare palleggio, ma non basta: Robazza pizzica il muro avversario in pipe per il +2 locale, Secchi alimenta un break di 9-0 stoppato solo dalla parallela di Cristofori per il 22-18.

Non basta, perché la stessa Cristofori spara out una palla importantissima per riaprire i discorsi, Bortolot trova nel nastro un alleato insperato per l'ace del 24-18, e al secondo match ball ci pensa il tredicesimo errore in battuta rodigino, stavolta a firma Cristofori, a siglare il 25-19 conclusivo per un 3-0 nettissimo e indiscutibile.

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