L’Alleghe punta in alto e Levis sogna la finale. «Chiedo ai nostri tifosi di sostenerci al De Toni»
Il presidente pensa alla partita di sabato con il Dobbiaco.
«Cerchiamo nuovi ingressi in Cda. È presto per parlare di Alps League»
Chiama il pubblico allo stadio De Toni, guarda speranzoso al campionato sperando di raggiungere la finale dei playoff e annuncia l’intenzione di allargare la compagine societaria, in modo da poter magari sognare ancora più in grande in futuro.
Adriano Levis si sta godendo con enorme soddisfazione l’attuale terzo posto dell’Alleghe. Non succedeva da parecchio tempo di vedere le Civette così in alto in classifica, e sembra davvero di essere tornati ai fasti di qualche anno fa. In panchina siede Alessandro Fontana, il quale ha da subito messo a disposizione del gruppo il proprio metodo di lavoro, guadagnandosi la fiducia dei giocatori. Infatti la squadra lo segue eccome. Un gruppo giovane, ma accompagnato dall’esperienza dei più “vecchi”, con l’aggiunta di due stranieri di livello quali Kiviranta e Berger. Ecco spiegati i 19 punti in classifica condivisi assieme al Valdifiemme (che ha una gara in meno), con le sole Caldaro ed Unterland davanti. Soprattutto, lasciate alle spalle le tre sconfitte iniziali, l’Alleghe ha vinto sette delle ultime otto gare.
Adesso si avvicina un turno chiave, in quanto sabato sera allo stadio De Toni arriva il Dobbiaco, alle ore 20.30.
Presidente, facciamo subito l’appello al pubblico?
«Volentieri. I nostri tifosi stanno già rispondendo bene, in quanto partita dopo partita notiamo qualche decina di persone in più, rispetto alla volta precedente. Parliamo di un aiuto fondamentale dato ai nostri ragazzi, e tra l’altro sul nostro ghiaccio sono arrivate solo due sconfitte nelle prime due giornate. Inoltre una risposta massiccia di spettatori aiuta anche le casse della società, inutile nascondersi. Giocare con gli spalti pieni poi è tutt’altra cosa, rispetto alle porte chiuse dell’anno passato».
Ma dove vuole arrivare l’Alleghe?
«Vincere sabato peserebbe tantissimo, nell’ottica della qualificazione al Master Round e di conseguenza ai playoff. Non nascondo il desiderio di provare ad andare in finale, poi contro quale avversario non importa. Però sì, è un sogno. La verità è che il campionato si sta rivelando assai equilibrato, si possono ottenere e lasciare punti contro chiunque. Ora l’obiettivo è chiudere il 2 gennaio dentro le prime cinque».
Comunque non si ottengono risultati così “a caso”. Lo spogliatoio sembra essere unito come non si vedeva da tempo.
«Molti di loro giocano assieme da diverse stagioni e ciò ha creato legami forti. Lo si vede ogni partita, in cui tutti i ragazzi si danno una grande mano».
Dietro le quinte, cosa ci dice della società Alleghe?
«Stiamo cercando di allestire un sodalizio sempre più forte, dalla categoria senior e sino ai più piccoli. Soprattutto, cerchiamo di essere coinvolgenti e la risposta sta nella grande partecipazione anche dei genitori alle attività proposte. Tutte le categorie si avvalgono di tecnici e dirigenti competenti. Possiamo crescere ancora, ma di sicuro facciamo le cose con grande impegno».
Ecco appunto, dove può e vuole crescere l’Alleghe?
«A breve daremo comunicazione ufficiale della volontà di trovare nuove figure disposte a far parte del Cda. Il nostro sodalizio è sano e, come detto, forte. Abbiamo prospettive di crescita interessanti in futuro, dal settore giovanile sono pronti ad uscire giovani talentuosi in futuro. Per questo però necessitiamo dell’aiuto di altre persone che si occupino di seguire al meglio i vari aspetti».
Chiusura con una domanda di campo: le Civette le rivedremo volare, un giorno, in tornei di più alto rango, come magari l’Alps League.
«Al momento questa è la nostra dimensione e cerchiamo di consolidarci. Di certo nell’hockey è parecchio difficile capire come si strutturano le varie annate e di certo le potenzialità non mancano in ottica futura. Quando saremo pronti, l’Alleghe potrà capire quanto in avanti può spingersi».
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