Liensberger dà spettacolo nello slalom Battute le super favorite Vlhová e Shiffrin

L’austriaca domina sulla Drusciè A e conquista il suo secondo oro. Curtoni 18ª, Brignone out nella prima manche

CORTINA

Dopo Lara Gut Berhami, c’è una nuova regina a Cortina. E dai pali stretti dello slalom, su una splendida pista Drusciè A, non esce però il volto della fuoriclasse statunitense Mikaela Shiffrin, ma quella della ventitrenne Katharina Liensberger.

L’austriaca fa una gara a parte, rifilando un secondo a Petra Vlhovà e quasi due a Mikaela Shiffrin, e chiude la sua giornata perfetta mettendosi al collo il secondo oro mondiale della propria carriera a Cortina. Dopo la vittoria in parallelo assieme a Marta Bassino, ha primeggiato nella gara più importante per una specialista dello slalom come lei. E pensare che mai aveva vinto in questa disciplina, nemmeno in Coppa del Mondo.

Gli altri due gradini del podio soddisfano fino a un certo punto due leggende come Vlhovà e Shiffrin, che però possono avere pochi rimpianti visto l’ampio distacco dalla prima piazza.

La Vlhová ci ha provato nella seconda manche, mentre la Shiffrin aveva accumulato troppo distacco nella prima, per poter sperare in una medaglia diversa da quella di bronzo, che comunque va ad arricchire una bacheca fantastica. E pensando a quelli che la davano per finita, dopo le difficoltà seguite alla morte del papà, il risultato non è da buttare, anche perchè è la quarta medaglia sotto le Tofane.

Quarta la svizzera Wendy Holdener, davanti alla sorpresa della giornata, Andreja Slokar, quinta con il secondo tempo di manche e capace di recuperare ben dodici posizioni. Per l’Italia non c’erano le stesse aspettative dello slalom gigante, ma la delusione è comunque cocente.

Irene Curtoni non va oltre il diciottesimo posto: mai in gara la sorella di Elena che a fine gara si è lasciata andare a un pianto liberatorio.

Chi deve ancora dimostrare tanto, vista la giovane età è Martina Peterlini, la seconda italiana a entrare nelle trenta nella prima manche con un ottimo 19° posto.

Un discorso a parte lo merita Federica Brignone, uscita nella prima manche. Pur trattandosi della gara a lei meno congeniale per ambire a una medaglia, la rassegna iridata per lei è stata disastrosa, ma ci sarà modo per recuperare.

RODA E I RIMPIANTI PER GOGGIA

«Sicuramente pensavamo di partire meglio nelle prime gare», ha detto ieri al parterre il presidente della Fisi Flavio Roda, «anche se l’infortunio di Sofiga Goggia è stata una bella botta a pochi giorni dai Mondiali. Lei avrebbe sicuramente vinto una o due medaglie. Domikik Paris di solito non sbaglia, ma bisogna accettare il verdetto. Bisogna invece fare i complimenti a Marta Bassino e Luca De Aliprandini: è stato un segnale importante soprattutto quello che ha dato Luca». —

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