Lillehammer porta ancora bene. Splendido argento Mondiale per Menardi
LILLEHAMMER. Lillehammer è ancora terra di conquista per lo sport paralimpico italiano e, in particolare, per quello bellunese.
Dopo il bronzo e l’oro di René De Silvestro ai Mondiali di sci alpino, ieri la località norvegese ha regalato la medaglia d’argento all’ampezzano Flavio Menardi.
Una medaglia storica per l’azzurro del Bob Club Cortina che è salito sul secondo gradino del podio dei Mondiali di parabob. Una gara in crescendo già dalle prime due run di sabato che l’hanno visto prima concludere in undicesima posizione e poi risalire alla quinta grazie al miglior tempo di manche.
Ieri, invece, il segreto è stato la costanza e firmare per due volte il terzo parziale (56.16 e 56.78) nelle due discese in programma: cosa che gli ha permesso di recuperare tre posizioni per piazzarsi sul secondo gradino del podio in 3:46.66, staccato di 53 centesimi dal nuovo campione mondiale, lo svizzero Jonas Frei (3:46.13). Il podio è stato completato da un altro atleta rossocrociato, Christopher Stewart (a 68 centesimi dal connazionale).
«Sono molto soddisfatto del mio risultato, soprattutto pensando che dopo la prima manche di ieri ero undicesimo. Piano piano sono riuscito a risalire e, posizione dopo posizione, sono arrivato fino al secondo posto», commenta Flavio, classe 2000, costretto su un a carrozzina dopo l’infortunio che, occorsogli nel marzo del 2016 mentre giocava a hockey, gli ha procurato la rottura delle vertebre dorsali. «Un risultato così non me lo sarei mai aspettato anche se, calcolando come è andata la settimana, direi che è meritato. Se sono qui con questa medaglia al collo, protagonista di questo Mondiale insieme ai miei compagni di squadra, devo dire grazie a Bob Club Cortina, Fisip, Onlus The Game Never Ends; e poi al nostro allenatore Loris Ottaviani, a Erik Di Stefano e a Orlando Volpe Maruggi: insieme hanno orchestrato questa stagione e ci hanno sostenuto sempre nonostante i problemi legati al Covid. Sono carichissimo per il prossimo inverno e spero che il parabob entri presto come disciplina paralimpica in vista dei Giochi del 2026 che si terranno nella mia città».
La nazionale di parabob è strutturata sul Bob club Cortina: al sodalizio presieduto da Gianfranco Rezzadore, infatti, la Fisip (federazione italiana sport paralimpico) ha affidato la cura della disciplina.
«Siamo un bel gruppo di tecnici e atleti (oltre a Menardi, Fabrizio Caselli, ieri settimo; Giulia Ruffato,dodicesima; Pier Alberto Buccoliero, tredicesimo; David Jennevin, non presente ai Mondiali, ndr) e l’argento di Flavio è davvero una grandissima soddisfazione», commenta Rezzadore, «la stagione era partita un po’ sottotono, con la rinuncia forzata ai primi appuntamenti di Coppa del mondo, ma siamo riusciti a raddrizzarla e ora a conquistare una medaglia bellissima».
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