Lisa Vittozzi: «Punto alle prime cinque»

La biathleta sappadina non si nasconde. «Nessuna prova è preferita alle altre, sfrutterò ogni occasione possibile»
Biathlon Ski World Cup 2017/2018 Anterselva,Italy 18/1/2018--Lisa Vittozzi (Ita) photo:Pentaphoto
Biathlon Ski World Cup 2017/2018 Anterselva,Italy 18/1/2018--Lisa Vittozzi (Ita) photo:Pentaphoto

LENZERHEIDE (SVIZZERA). «Non mi nascondo, voglio la top five». Dal ritiro svizzero di Lenzerheide, a pochi giorni dalla partenza per la Corea Lisa Vittozzi punta la carabina sul bersaglio olimpico e non usa mezze misure né fa pretattica.

«Non vado certo a Pyeongchang per fare un piazzamento nelle trenta», esordisce la ventiduenne sappadina, astro nascente del biathlon internazionale, capace in questa stagione di un salto di qualità notevole che le ha permesso di trovare continuità ad altissimo livello e di occupare dopo l’ultimo appuntamento di Coppa del Mondo l’undicesimo posto nella generale.

«Come ho già dichiarato a inizio stagione, non ho segnato in rosso alcuna gara olimpica: posso giocarmela in qualsiasi appuntamento dei Giochi. Non mi nascondo: proverò ad essere tra le prime, voglio la top five. Sono consapevole che non sarà facile perché per arrivare davanti ci deve essere una combinazione di tanti fattori ma io darà il massimo, sfrutterò ogni occasione possibile».

La condizione com’è?

«Stiamo lavorando bene qui a Lenzerheide, cercando anche di programmare gli orari di allenamento in modo da essere il più possibile in linea con il fuso coreano. L’allenamento del mattino, ad esempio lo iniziamo alle 11. Sto facendo lavori di qualità per ritrovare brillantezza».

Ad Anterselva in effetti non abbiamo visto la miglior Vittozzi della stagione.

«In Coppa sono partita molto bene. Ad Anterselva ho invece patito di testa. Ho avuto un calo al tiro e alla concentrazione e tutto è diventato più difficile. Ora sto recuperando la giusta concentrazione e ritrovando le sensazioni buone e la giusta concentrazione al poligono».

Quando partirete?

«Ci alleneremo fino a sabato a Lenzerheide, poi domenica la partenza».

Le Olimpiadi. Un sogno che …?

«Un sogno che ho sempre inseguito, un sogno al quale ho creduto fin da quando sono entrata in nazionale. Ho lavorato anni per esserci».

A chi devi dire grazie?

«Innanzitutto alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto. E poi agli allenatori che hanno creduto in me. E poi devo ringraziare me stessa perché ci ha creduto più d tutti. Senza tutta la convinzione che ho messa, non sarei qui. Anno dopo anno sono riuscita a crescere nella performance fisica, sul tiro sto lavorando per raggiungere la perfezione: sono migliorata sia sugli sci sia al poligono ma c’è ancora tanto da migliorare».

Oltre che a livello individuale, voi azzurre a Pyeongchang potrete fare bene anche in staffetta. Lo dice il secondo posto di Ruhpolding.

«Il livello è altissimo, occorrerà essere perfette per centrare un grande risultato. Ma è possibile, come dimostrato in Coppa. Mi piacerebbe essere al via anche della staffetta mista oltre che di quella femminile».

La stagione non finisce in Corea.

«Ci saranno altre gare di Coppa a marzo: l’obiettivo è chiudere il circuito nella top ten».

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