L’Italia di Da Rin sogna i quarti. Oggi è decisiva la gara con la Cina

L’ampezzano guida gli azzurri di parahockey alle Paralimpiadi.
Gianluca da Poian
Massimo Da Rin
Massimo Da Rin

PECHINO. Battere la Cina per approdare ai quarti di finale. Ci crede eccome l’Italia dell’hockey paralimpico, che a Pechino ha sino ad ora messo assieme una sconfitta contro la Repubblica Ceca ed una vittoria contro la Slovacchia ai rigori.
Proprio l’ultimo successo sugli slovacchi ha consentito agli azzurri di salire a quota due punti in classifica. Così oggi alle ore 9.35 in diretta Rai Sport sarà decisivo il confronto con la Cina.
Nei primi due periodi, gli azzurri allenati dal cortinese Massimo Da Rin hanno tenuto a lungo sotto scacco gli avversari, sfiorando la marcatura per due volte con Christoph Depaoli e una con Gigi Rosa. Nel loro miglior momento però gli slovacchi si sono portati avanti con Korman, bravo ad avventarsi sulla respinta di Gabriele Araudo e piazzare il disco in porta ad appena dieci secondi dal termine del secondo periodo.
Con il rischio eliminazione ormai concreto, gli azzurri non si sono demoralizzati e nel terzo drittel sono riusciti a trovare con l’esperto Rosa il gol dell’1-1. Si va agli shootout e un super Julian Kasslatter neutralizza i tentativi di Joppa in apertura e Statsak in chiusura, mentre gli azzurri vanno a segno con Nils Larch, Rosa e poi ancora lo stesso Larch che così rende ininfluente l’errore di Depaoli.
Qualificarsi ai quarti darebbe ulteriore visibilità ad un movimento che al momento conta appena una quarantina scarsa di tesserati. Sono solo tre i centri dove si pratica l’hockey paralimpico, ovvero sia Bolzano, Torino e Varese.
L’obiettivo è crescere, anche perché i Giochi di Milano - Cortina 2026 apriranno opportunità anche in altri luoghi dove al momento non è possibile per una persona diversamente abile scendere sul ghiaccio.
Per quanto riguarda Da Rin, allena dal 2004 gli azzurri ed ha quindi vissuto tutte le edizioni delle Paralimpiadi disputate nel frattempo, iniziando da Torino 2006 e passando per Vancouver 2010, Sochi 2014 e Pyeongchang 2018.
A Pechino la sua nazionale ci è arrivata grazie ad un’impeccabile prestazione nel torneo di qualificazione disputato lo scorso autunno a Berlino. In mezzo non vanno dimenticate due storiche medaglie europee: oro nel 2011 e argento nel 2016.

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