L’Italia di Giozet resta nel gruppo B

Rugby in carrozzina. In Svizzera obiettivo centrato per gli azzurri. «La fascia A in questo momento per noi è troppo»

BELLUNO. Obiettivo centrato. A Nottwil (Svizzera), lo scorso fine settima l'Italia di capitan Davide Giozet ha conquistato la permanenza nella divisione B del Campionato europeo di rugby in carrozzina. E ha messo così un altro mattoncino nella costruzione del giovane movimento italiano "wheelchair". Gli azzurri, che lo scorso giugno erano saliti dalla divisione C alla B al termine del torneo europeo di Lignano, sono arrivati sesti al termine del torneo elvetico che ha vitti successo della Polonia sulla Finlandia e sulla Svizzera. Con Giozet, i convocati Fispes (federazione sportiva paralimpica) erano Ahmed Raourahi, Paolo Sacerdoti, Giuseppe Testa, Nicolas Battistella,Massimo Girardello, Mattia Faccioli,tutti del Padova Rugby, Stefano Asaro (Ares di Roma), Angelo Fontana e Nicola Giuriolo dell'H81 Vicenza.

«Siamo andati in Svizzera per mantenere la B conquistata da pochi mesi e siamo riusciti a conquistare la meta che ci eravamo prefissati» spiega Giozet. «È arrivato il sesto posto e questo era l'importante. C'è un po' di rammarico perché il quinto posto era alla portata ma nella finale per la quinta e sesta posizione abbiamo pagato un po' l'affaticamento e un po' l'inesperienza. Poco male. Oltre che per il risultato acquisito, il bilancio è da ritenersi positivo anche per quello che abbiamo saputo esprimere in campo: sono state tutte partite tirate nelle quali abbiamo saputo stare alla apri con gli avversari».

«Siamo contenti di aver raggiunto il traguardo che ci eravamo posti. Ci sono ancora molte cose da sistemare soprattutto come coesione di squadra e staff. Abbiamo ancora poca esperienza di lavoro insieme e abbiamo giocato poche partite di livello internazionale» così il referente tecnico della nazionale Diego Bagno.

«Per il futuro c'è ancora molto da fare: ricerca di nuovi giocatori, crescita di nuove squadre, partecipazione a tornei internazionali. Questo mese inizieremo a Padova anche un lavoro di tipo psicologico ma siamo pronti a darci da fare».

Anche Giozet guarda al futuro. «La fascia A? In questo momento per noi è troppo» afferma il capitano della nazionale italiana. «Dobbiamo lavorare e investire su nuovi giocatori. In Svizzera abbiamo portato ragazzi nuovi per far fare loro esperienza. È fondamentale trovare nuovi atleti: al momento siamo in cinque-sei che possiamo giocare: troppo pochi quando, come a Nottwil, un torneo prevede tante partite. Occorre poi allargare la base: attualmente le città dove si pratica il rugby in carrozzina sono Padova, Vicenza, Roma e Milano. Se vogliamo crescere è necessario che i centri diventino molti di più».

Classifica finale: 1. Polonia; 2. Finlandia; 3. Svizzera; 4. Austria; 5. Belgio; 6. Italia; 7. Repubblica Ceca; 8. Russia. I risultati dell'Italia - Finale 5.-6 posto: Belgio - Italia: 50-45. Qualificazione alle finali di piazzamento: Italia - Repubblica Ceca: 49-46: Gruppo B Italia - Svizzera: 41-45; Belgio - Italia: 40-46; Austria - Italia: 45-43.

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