L’Italia piega la corazzata Metallurg
CORTINA. Grande Italia contro i maestri russi. L'Italia incanta e supera 4-2 il Magnitogorsk, nella prima amichevole. A Cortina spettacolo azzurro, con Bernard e compagni che mettono sotto la corazzata KHL. Bella atmosfera all'Olimpico. Manca il tutto esaurito, ma sulle tribune non manca il calore, con 1300 spettatori e tanti giovani. Ci sono giovani del Cortina, appassionati e dalla montagna, scesi nel pomeriggio, non mancano nemmeno i turisti e per molti si tratta della prima volta ad una partita di hockey.
Non una sfida come le altre. Il Metallurg torna a Cortina con tante stelle, tanti chili, a livello di roster, ma anche un pizzico di ruggine. Per la squadra di Keenan è la prima stagionale, così come per la giovane Italia di Stefan Mair. Il tecnico del Blue Team, al cospetto dei “Giganti” russi, schiera, come prevedibile, un roster giovane. In porta serata speciale per Caffi, alla prima da titolare nello stadio che lo vedrà protagonista. In difesa Mair schiera quattro blocchi (Glira e Larkin, Oberdoerfer e L. Zanatta, Schina e M. Zanatta, Alber e Tauferer), idem in attacco, con il trio in salsa bolzanina Bernard-Gander-Insam a giostrare nel primo blocco, la stellina Joachim Ramoser a dirigere le operazioni in seconda con il giovane Markus Spinell e il veterano Di Casmirro, Pavlu-Lambacher-Andergassen è la energy-line e a completare il line-up c'è l'ampezzano Ricky Lacedelli, con Traversa e Michele Marchetti.
L'inizio azzurro è da applausi. L'Italia pattina tanto, lavora sul forecheking in zona neutra e usa i muscoli. Il Metallurg assiste, quasi sbalordito. L'Italia lavora forte, quattro linee costanti e una sola parola d'ordine: disciplina e coraggio. Ingredienti che, con il passare del tempo, iniziano a dare i loro frutti. Il Metallurg alza il baricentro del proprio gioco, sfiora il vantaggio in powerplay (out Oberdorfer), centrando un palo a porta vuota con Zaripov. Poi, l'Italia si scatena. Doppio powerplay al 12.52 (out Lee e Timkin), 5 contro 3 azzurro, gran girodisco e missile di Larkin, che non lascia scampo a Samsonov al 13.25. Il Metallurg accusa il colpo, l'Italia continua a pungere e fa 2-0, con merito, al 15.14: numero di Daniel Frank, l'attaccante del Bolzano si inventa un polsino che finisce nel buco 5. Quasi da non credere. Ma il bello deve ancora arrivare, perchè al 18.38, ancora in powerplay, l'Italia centra il tris. Powerplay ancora da manuale, Joachim Ramoser raccoglie un invito di Spinell e fa impazzire l'Olimpico. Venti minuti di grande, grandissima, Italia. Nel periodo centrale, come prevedibile, la musica cambia. Il Metallurg, dopo la strigliata di coach Keenan, piazza le tende nel terzo offensivo. Azzurri in apparente difficoltà, ma sempre lucidi e reattivi. Caffi alza il muro davanti alla porta e dimostra, fin da subito, che Cortina ha piazzato un gran colpo.
Scorrono i minuti ma la reazione russa non si concretizza. Ricky Lacedelli, al minuto 35, potrebbe infilare il 4-0, ma davanti alla gabbia, non riesce a narcotizzare Samsonov. Finale di tempo molto intenso. Mozyakin riapre la sfida (deviazione in porta di Glira), ma 70 secondi più tardi, al 38.26 Markus Spinell raccoglie un disco davanti alla porta e firma il 4-1. Nel periodo finale Italia sempre coraggiosa e disciplinata. Lotta e pattina, nonostante la fatica. Il Metallurg è lezioso e davanti adun grande Caffi, non trova lo spiraglio. Il gol russo sembra nell'aria e arriva al 48.28 in powerplay con Tereshenko. Mair chiama time-out. Scelta azzeccata. Finisce 4-2. Chapeau Italia. Stasera (ore 19) ultima amichevole a Bressanone contro i russi del Traktor.
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