Longarone, un omaggio a Weylandt

Ciclismo. Nella tappa di giovedì sarà consegnata una borsa di studio da 10 mila euro alla figlia dello sfortunato ciclista
Di Ilario Tancon
Cycling: 96th Tour of Italy 2013 / Stage 6 Podium / CAVENDISH Mark (Gbr)/ Nr 108 WW in memory of Wouter WEYLANDT (Bel) / Mola Di Bari - Margherita Di Savoia (169 Km)/ Giro Tour Italie Ronde van Italie / Rit Etape /(c)Tim De Waele
Cycling: 96th Tour of Italy 2013 / Stage 6 Podium / CAVENDISH Mark (Gbr)/ Nr 108 WW in memory of Wouter WEYLANDT (Bel) / Mola Di Bari - Margherita Di Savoia (169 Km)/ Giro Tour Italie Ronde van Italie / Rit Etape /(c)Tim De Waele

LONGARONE. 108 … presente. Non si spegne al Giro il ricordo di Wouter Weylandt, il corridore belga che proprio al Giro d’Italia di due anni fa, perse la vita.

Era il 9 maggio e si correva la terza frazione, Reggio Emilia Rapallo. Proprio nel finale, a una ventina di chilometri dal traguardo, lungo la discesa del Passo del Bocco, il ventiseienne della Leopard Trek sbatte violentemente il capo contro un muretto dopo un volo di una ventina di metri. Muore, a ventisei anni. L’organizzazione del Giro ritira per sempre il suo numero.

Alla corsa rosa, da quel giorno in poi, ci saranno i dorsali 107 e 109. Il 108 non sarà sulla schiena di alcun corridore. Ma rimarrà nei cuori di tutti. Tifosi e atleti. E ieri Mark Cavendish, nel momento del trionfo a Margherita di Savoia, ha voluto omaggiare Wouter, alzando al cielo il 108 sul palco. Un collega e un amico, Weylandt. Anche, forse soprattutto, per i ragazzi dell’Omega Pharma Quick Step per i cui colori il ciclista belga aveva corso dal 2004 (come stagista, passò professionista l’anno dopo) al 2010, annata nella quale proprio al Giro vinse una tappa, quella di Middelburg, in Olanda.

«I miei compagni di squadra oggi sono stati perfetti, hanno dato il cento per cento e io ho finalizzato al meglio il loro lavoro – ha detto Cavendish -. Per la nostra squadra è stata una giornata particolare: in tanti eravamo tristi, vincere è stato il modo migliore per ricordare Wouter. Ci manca».

Manca al gruppo Wouter. Ma manca soprattutto alla compagna Ann Sophie e alla piccola Alizée, la figlia che Wouter non ha mai conosciuto, nata a settembre di quel fatale 2011.

E proprio ad Alizée, Longarone, che ospiterà il Giro mercoledì e giovedì prossimi (Tarvisio-Vajont e Longarone- Treviso), riserverà un’iniziativa degna di nota.

Riprendiamo, per descriverla, le parole del sito www.tuttobiciweb.it. «Longarone si prepara ad accoglie il Giro d'Italia a cinquant'anni dalla tragedia del Vajont (9 ottobre 1963) e lungo è l'elenco delle manifestazioni organizzate per celebrare l'avvenimento – scrive il portale diretto da Pier Augusto Stagi - Tra queste, ce n'è una che ci piace sottolineare in maniera particolare. In occasione della tappa - la dodicesima, in programma il 16 maggio - il sindaco di Longarone Roberto Padrin consegnerà una borsa di studio di 10 mila euro ad Alizée Weylandt, la figlia di Wouter Weylandt. Quel giorno a Longarone ci saranno la piccola Alizée con mamma Ann Sophie, il papà e la mamma di Wouter. Regista e promotore attento ma discreto dell'operazione, il giornalista Emanuele Dotto, voce storica di RadioRai». Chapeau!

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