Lorenzini e Piller Hofer quarte alla “Val Casies”

Sci nordico, ottimo risultato per le due bellunesi nella gran fondo (ieri in classico) I successi a Tommy Moriggl, Barbara Felderer, Sergio Bonaldi e Renate Forstner

VAL CASIES

Il re delle sprint battuto nella 30 km, il leader di gara della 42 km che “assaggia” di muso la neve e due donne che da tempo tentavano di balzare sul gradino più alto del podio. Ecco la sintesi della 29. Gran Fondo Val Casies che ieri ha messo in tavola la gara in classico.

Tommy Moriggl e Barbara Felderer protagonisti nella gara corta, Sergio Bonaldi e la tedesca Renate Forstner vincitori nella gara lunga.

Dopo la partenza i migliori si fanno già vedere. Solo Zorzi e Moriggl non nascondono le proprie intenzioni di chiudere con la 30 km per salvare le forze in vista di oggi, la gara clou.

Il ritmo si è fatto subito intenso ed i migliori si sono presto staccati, con il valdostano Henry Anselmet a fare l’andatura nei primi chilometri in una gara tattica. Tra i più attivi anche Carrara e Bonaldi, ma per capire chi avrebbe scelto per il corto e chi per il lungo si è dovuto attendere il bivio di San Martino, poche “bracciate” prima del finish. Sono in due a piegare per primi verso il traguardo del corto, i determinati Moriggl e Zorzi.

Il finale è incandescente, testa a testa sui due binari affiancati, i due nemmeno si guardano e lo sprint parte lunghissimo, e le due ragazze con la corona in mano devono fare un balzo per non essere travolte, è questione di centimetri. Vince Thomas Moriggl, Zorzi prima sbotta, poi sorride. La sfida è per oggi con lo skating, c’è da star sicuri.

Per vedere completato il podio basta attendere poco, una ventina di secondi e Reinhard Kargruber si aggrappa al bronzo, che non è male dietro le due Fiamme Gialle. Miglior bellunese l’ampezzano Sandro Dimai, diciassettesimo.

Le ragazze non sono così veloci, per tutta la gara a fare l’andatura è Barbara Felderer, atleta di casa che vince tra gli applausi dei compaesani. Nettamente più staccate la piemontese Chiara Caminada e la friulana Ilenia Casali. La bellunese Arianna Lorenzini vede sfumare il podio sull’ultima salita, per lei il quarto posto, non male in una gara di questo livello.

Intanto per i molti che avevano incominciato la salita verso Santa Maddalena, teatro della 42 km, iniziava la storia della gara più attesa. Il trenino di testa era molto compatto, con Bonaldi, Mich, Vanzetta Carrara, Gerstenberger, Debertolis, Anselmet e Di Gregorio. Un’azione di forza per ribadire i ruoli. In cima alla salita spunta lo spilungone tedesco Gerstenberger. Sulla neve la sua ombra si sovrappone con quella di Bonaldi, li divide solo un pizzico. Dietro l’azione dei due ha sgranato i più forti, che arrivano in vetta alla spicciolata. Gerstenberger e Bonaldi poi si lanciano in discesa velocissimi, posizione a uovo, e quando l’ex nazionale tedesco sente già il sapore della vittoria si scompone un attimo e va ad assaggiare la neve. Che è amara per lui, dolce per Bonaldi che si trova sul piatto un successo insperato, vista la velocità degli sci del rivale. Sotto lo striscione d’arrivo non c’è storia. Bonaldi esulta, Gerstenberger impreca.

Poi arriva anche Carrara che sprinta su Bruno Debertolis ed il podio è completato. Seguono Di Gregorio, il campione di skiroll, Vanzetta, il figlio del campione, Anselmet, il valdostano, Mich il giovane finanziere e via via tutti gli altri. I bellunesi sono in ritardo, Umberto De Martin Pinter è il migliore, 33.

Le donne tentennano, poi arriva la tedesca, ottima triathleta, Renate Forstner davanti a Mara Zamboni e alla norvegese Iren Tryggestad. Quarta è la sappadina Licia Piller Hofer.

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