Lutto al Rugby Belluno: Valentino “Hulk” De Polo non c’è più
BELLUNO
Una malattia si è portata via Valentino De Polo. Giocatore storico del Rugby Belluno, era padre di Alessandro e Alberto, colonne del roster del capoluogo del recente passato e del presente. La triste notizia è di ieri mattina: aveva appena 63 anni.
Un suo ricordo è affidato a Renzo “Orso” Saronide
«Ha iniziato a giocare in prima squadra nel ’77-’78, a 20 anni. Partendo dalla serie C è arrivato in A2; era veloce, giocava terza linea. Nei primi anni veniva chiamato “Hulk”, perché quando prendeva palla e andava dentro faceva danni agli avversari. Era una persona di compagnia, gli piaceva fare gruppo. Sempre pronto a darti una mano, un amico. Ricordo che a settembre andava prima a caccia, e poi veniva ad allenarsi».
Compagno di tante battaglie è stato pure Mino Lunardon.
«Aveva un fisico possente, mostruoso. L’avevamo soprannominato “Hulk”. Ha passato la passione ai figli Alessandro e Alberto. Non mancava mai alle partite. Dal punto di vista umano, una persona meravigliosa: faceva squadra. Tanto che ogni tanto prendeva tirate d’orecchie dalla moglie. Un aneddoto? Una volta, nel 1986, quando poi siamo saliti in A2, eravamo in spogliatoio. Lui aveva un cappello di lana in testa. L’allenatore di allora gli chiede il perché, e lui “sennò mi scappa la concentrazione”. Ci siamo messi a ridere».
Anche Vittorio Rossi ne sottolinea le qualità sportive e ancor di più umane.
«È stato un grosso giocatore, ma soprattutto era un leader, senza il bisogno della carica. Una figura carismatica nel gruppo».
«Perdiamo un grande amico e una brava persona», lo saluta Luigi Liguori. «Uno che ha sempre dato il massimo impegno durante tutta la sua carriera. Era un rugbista sempre fisicamente e mentalmente a posto, una persona seria sotto tutti i punti di vista. Se ne è andato troppo presto».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi