Malacarne chiede più attenzione ai tifosi

Al Processo alla tappa ha parlato dei supporter un po’ troppo agitati che rischiano di rovinare il lavoro dei campioni

ALPE DI SIUSI. Bella vittoria, ieri, per Davide Malacarne. No, non stiamo parlando di risultati agonistici ma di un successo d'immagine. Il professionista feltrino, infatti, al termine della cronoscalata Castelrotto-Alpe di Siusi è stato ospite del Processo alla tappa insieme al collega e amico Michele Scarponi. Una bella vetrina per "Calimero" che, in questo Giro, è costantemente seguito, sia in carovana sia sui social network, dall'agenzia di comunicazione "I Buoni motivi". Con ottimi riscontri e una popolarità in crescita, come ha riconosciuto lo stesso Davide sabato al termine della Alpago-Corvara. Malacarne ospite al Processo, dunque. Due i temi proposti nel salottino Rai: il comportamento dei tifosi, che sia sabato (con i fumogeni sul Giau azionati proprio in faccia ai corridoi) sia ieri hanno fatto rischiare e arrabbiare più di un atleta; la "mazzata" presa da Nibali e le possibilità che lo Squalo dello Stretto ha da qui a Torino.

Appello ai tifosi: «Io capisco il vostro grande entusiasmo, che fa un gran bene a noi che corriamo, ma vi chiedo, allo stesso tempo, di prestare attenzione perché basta un nulla per farci cadere e compromette il nostro lavoro».

Nibali, capace di ribaltare situazioni difficili: ieri ha concluso la Castelrotto -Alpe di Siusi (10,8 km di cui 9 di salita all'8,3 per cento) al 25.mo posto, con 2'10'' di ritardo dal vincitore, il russo Alexander Foliforov (Gazprom-Rusvelo), e soprattutto dalla maglia rosa Steven Kruijswijk, arrivato con lo stesso tempo del russo, ma secondo per questione di 16 centesimi. Una "sberla" non indifferente per colui che era dato per favorito assoluto alla vigilia del Giro. E che, ieri, vale la pena sottolinearlo, non si è presentato al "Processo" pur essendo prevista la sua presenza insieme ai due colleghi dell'Astana. «L'incidente meccanico gli ha fatto perdere oltre trenta secondi, considerando lo stop e la perdita di ritmo. Ma Vincenzo è un campione e in questi anni ha saputo ribaltare situazioni sfavorevoli», così Malacarne sulla prestazione del suo capitano, ora terzo nella generale, a 2'51" dalla maglia rosa. «Da qui a Torino ci saranno ancora tante occasioni per guadagnare il terreno perduto e Nibali non è assolutamente battuto. E poi ha un'arma in più rispetto ai sui avversari: un grandissimo atleta e un grandissimo motivatore come Michele Scarponi».

A Malacarne è stato chiesto anche se abbia sbagliato qualcosa nell'attacco sul Falzarego nella tappa di sabato. «Vincenzo è uno che corre con il cuore, con l'istinto e può capitare, a volte, che questa sua generosità lo porti a dare troppo o scegliere tempi sbagliati».

La classifica di Malacarne. Ieri per Malacarne è stata una giornata di riposo. Ha chiuso la crono in 124.ma posizione, a 5'22" dal vincitore. Nella generale il lamonese è 42.mo a 1h09'11".

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