Mask to ride, 4700 chilometri in Italia partendo da Cusighe e arrivando a Sedico
SEDICO
Da Cusighe a Sedico. Attraversando dieci regioni e percorrendo la bellezza di 4700 chilometri, con lo scopo di consegnare 50 mila mascherine ad associazioni operanti nel mondo della disabilità.
Il tour solidale di Nicola Barchet, Alvaro Dal Farra e Mattia Cattapan si è concluso al palazzetto dello sport sedicense, in compagnia degli ospiti di Società Nuova. Un progetto nato con l’idea di creare un ponte di collegamento tra le regioni, dopo i lunghi mesi di isolamento.
«Ci teniamo tanto a dare allegria, a coinvolgere, a far vedere a questi ragazzi che la vita ricomincia, che sono importanti, che ce la dobbiamo mettere tutta per riportarli al centro dell’attenzione», ha detto il pilota bellunese Alvaro Dal Farra.
Secondo le parole di Nicola Barchet di Giesse Risarcimento Danni, «una società che dimentica i più deboli è una società sbagliata e noi siamo a dimostrare che si può donare un po’del proprio tempo e delle proprie energie per aiutare gli altri, se ne ricava altrettanta gioia e si torna a casa con un senso della vita in più».
Emozionato anche il sindaco di Sedico, Stefano Deon, che ha ringraziato Giesse ed accolto con entusiasmo il gran finale. Nell’ultima tappa, le preziose mascherine sono state donate a Società Nuova, Asilo di Bribano, Assi onlus, Associazione Conz e Cooperativa Blister. Mask to ride è partito da Belluno lo scorso 3 giugno e ha attraversato 10 regioni facendo tappa nelle seguenti città: Cittadella, Verona, Alessandria, Torino, Pietra Ligure, Sestri Levante, Arezzo, Palermo, Posillipo, Ariano Irpino, Marina di Ginosa, Ceglie Messapica, Bari, San Giovanni Rotondo, Sulmona, Roma, Terni, Cesena, Ravenna ed Imola.
«Un grazie speciale ai componenti della carovana: il fotografo Christian Tasso, il videomaker Christopher Breda e Angela Lanotte in qualità di ufficio stampa, che hanno documentato tutto il viaggio catturando le emozioni e le sensazioni di questo viaggio on the road, dove è stato creato un ponte di collegamento per annullare le diversità e le distanze tra le regioni. Abbiamo degli eroi in Italia, eroi veri che in silenzio hanno continuato a lavorare per i più deboli lungo tutti questi mesi. Sono i medici, gli infermieri e gli operatori dei centri che si occupano di malattia e disabilità la carovana ne ha conosciuti molti in questi giorni, emozionati a rivedere i loro pazienti tornare finalmente sorridere. Insieme ai sorrisi tanta è stata anche la gratitudine, quella vera, espressa con un semplice “grazie che siete passati, grazie perché per noi conta moltissimo”. Il grazie nostro va a tutte le strutture che hanno accolto la carovana e dato la possibilità a tutti noi di creare momenti indimenticabili. Il lockdown è finito. È tempo di ritornare a vivere».
Parola di Alvaro, Nicola e Mattia. Ed in fondo, eroi lo sono anche questi tre strepitosi personaggi. —
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