Mister Gava distilla veleno «Giochiamo contro dodici e ogni volta ci penalizzano»
LA POLEMICA
Colpi di... Tossani. Il Liapiave festeggia, il San Giorgio rosica. Il mister bellunese Bruno Gava è una vipera: «Il nostro problema è che stiamo giocando in undici contro dodici. L’arbitro Cavasin non ci ha fischiato una mezza palla, neanche a morire. La settimana scorsa ci era capitato, come direttore di gara, il cugino di Moretti del Liapiave, che era stato troppo severo nella doppia ammonizione del nostro Pradebon. Tornando a oggi, c’erano almeno due calci di rigore per noi e la situazione sta cominciando a puzzarmi. Non è possibile che in ogni scontro diretto capiti qualcosa di negativo. Sarò di parte, però mi sembra tutto lampante. Senza contare che qui ci hanno designato un assistente di Conegliano».
Il guaio è che, nonostante un secondo tempo di grande generosità, il San Giorgio ha mancato tre offerte speciali davanti alla porta: «Ci abbiamo provato in tutti i modi e bruciano le tre opportunità, a un passo dalla rete. Non siamo riusciti a concludere, ma devo ringraziare i miei ragazzi, perché hanno fatto una gara strepitosa. Niente da dire su intensità e impegno».
La chiave può essere stata il rigore sbagliato di Radrezza: «Peccato, perché se fossimo tornati in vantaggio l’incontro sarebbe cambiato. Non so se sia l’episodio decisivo, però non credo, poiché la squadra ha reagito, dando tutto. Siamo vivi e ce la giocheremo senz’altro fino alla fine».
Ad ogni modo, il San Giorgio non esce ridimensionato dal “Giol” di San Polo: «Assolutamente no. Dispiace per certi episodi, che non sono andati come avremmo voluto e per alcune situazioni davvero discutibili, tuttavia non posso che elogiare tutto il gruppo per quello che sta facendo. Non molliamo di sicuro. Quello che mi consola è che abbiamo sviluppato una grande quantità di gioco, costringendo i trevigiani a tamponare con difficoltà e a ripartire. Più di così, davvero non posso chiedere».
Trentacinque punti sono tanta roba, eppure non bastan o a essere la punta dell’albero: «Sono molti e adesso l’importante sarà non abbattersi e continuare a lavorare, perché il campionato è lungo e c’è tutto il tempo».
Molto più sereno il collega trevigiano Mauro Tossani, che riconosce i meriti del San Giorgio. Stessi punti: «Se mi avessero proposto questa quota prima dell’inizio della stagione, avrei firmato da qui a... San Donà. Ciò non toglie che ci sono formazioni, che hanno qualcosa in più di noi. Certo, i miei ragazzi sono straordinari: hanno voglia di stare insieme e giocano un buon calcio. Questo può fare la differenza. Oggi abbiamo saputo fare sia l’incudine che il martello e devo ammettere che il San Giorgio non avrebbe meritato di perdere». —
G.S.
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