«Morzenti resta al suo posto»
Bortoluzzi difende il presidente della Fisi: «E' innocente»

Giovanni Morzenti alla recente festa della Fisi a Cortina
BELLUNO.
Gelo sulla Fisi. Ma Giovanni Morzenti rimane al vertice della Federazione degli sport invernali: non ha in mente di dimettersi, dopo essere finito sotto processo a Cuneo, con l'accusa di concussione aggravata, in concorso con il colonnello della Guardia di Finanza, Maurizio Caboni. Il numero uno del Comitato regionale Veneto, Roberto Bortoluzzi lo difende con tutte le sue forze, giurando sulla sua innocenza e facendo notare che la vicenda non c'entra niente con lo sport. Questo è fuori discussione. Il pubblico ministero piemontese Alberto Bernardi ha chiesto sette anni di reclusione (dieci a Caboni), contestandogli due episodi. Gli accusatori del manager della Lift, la società che gestisce gli impianti di risalita di Limone Piemonte sono l'ex presidente della Bertello spa Francesco Pejrone e l'imprenditore edile Osvaldo Arnaudo. Pejrone dice di aver consegnato a Morzenti 50 mila euro, per evitare di essere coinvolto in un processo a carico di Alberto Giordano, l'ex comandante della Guardia di Finanza; Arnaudo sostiene di avergliene dati 10 mila, per affossare una rogatoria su una società svizzera collegata alla sua impresa Portarossa spa. Bortoluzzi è più che garantista: «Sabato la parola passerà alla difesa e allora avremo un quadro più chiaro della situzione - premette Bortoluzzi - per il momento, siamo fermi alla requisitoria del pubblico ministero. Non risulta che ci siamo delle prove e nemmeno dei riscontri oggettivi, malgrado 16 mila intercettazioni telefoniche. Difendo Morzenti non solo perché lo conosco bene, ma anche perché ci ha spiegato tutta la vicenda».
Niente dimissioni.
Nessuno ha chiesto ufficialmente a Giovanni Morzenti di mettersi, almeno per il momento, da parte. Tutto questo fino a quando non ci sarà la sentenza di primo grado, prevista per sabato 30: «Il presidente rimane al proprio posto. Non si dimette assolutamente, anche perché ha ricevuto il sostegno da parte di tutti. Anche del presidente del Coni, Gianni Petrucci. Queste sono vicende, che lo coinvolgono da vicino, per carità, ma che non lo toccano e comunque non riguardano il mondo degli sport invernali».
«E' innocente».
Il Veneto è stato tra i più fedeli sostenitori di Morzenti, alle ultime elezioni federali. Quelle che lo avevano contrapposto a Carmelo Ghilardi. Bortoluzzi lo conosce molto bene: «Morzenti è innocente. L'ha dichiarato e giurato di fronte a tutti, pertanto gli crediamo. Aspettiamo l'arringa della difesa. Gli avvocati chiariranno senz'altro la sua posizione. C'è qualcuno che ha deciso di colpirlo, però credo che Morzenti uscirà pulito da questa vicenda».
Sette anni son tanti.
La condanna chiesta dal pubblico ministero è pesante. Completamente infondata? «Una bolla di sapone, una sorta di vendetta trasversale. Ma tutto si risolverà per il meglio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Leggi anche
Video