Nuova Polo, la rivoluzione dei motori

Pochi ritocchi esterni ma grandi novità all’interno: dai propulsori Euro 6 ai sistemi di sicurezza
Di Claudio Soranzo

Dopo il Maggiolino e la Golf, anche la Polo fa parte dei prodotti iconici di Volkswagen, con un tenore di vendite negli ultimi anni sempre più esaltante, da far temere la leadership della stessa Golf. Perché piace ed è tra le preferite nel suo segmento, tanto che i numeri le danno ragione. Ben 1.400.000 Polo sono state acquistate nel nostro Paese, delle quali oltre la metà ancora circolanti (740 mila), nei quasi quarant’anni dal suo debutto nel 1975, con il design tutto italiano di Giorgetto Giugiaro. Polo sta rappresentando il marchio Volkswagen negli ultimi tre anni, prima in Italia fra le auto d’importazione e seconda solo a Fiat, focalizzando il segmento di appartenenza.

Perché tanto successo? Semplicemente perché va incontro alle esigenze della clientela che vuole minori costi di gestione, sicurezza attiva e passiva, caratteristiche di livello superiore e multimedialità. Quattro pilastri su cui poggia ben saldo il successo di questa compatta tedesca che, oltre a contenuti, è anche più bella della cugina maggiore. Per questa quinta generazione sono stati rinnovati frontale e posteriore, con nuovi paraurti e fari, nuovissimi cerchi e all’interno le maggiori novità riguardano il volante e il quadro strumenti.

I motori sono tutti nuovi (tre benzina e due diesel, 1.0, 1.2 e 1.4, da 60 a 90 Cv) e già Euro 6, così il valore residuo in caso di vendita è più elevato. Ci sono i 4 e i 3 cilindri con conseguenti minori consumi ed emissioni, ed il Blue Motion Technology (lanciato nel 2006) che arriva a 99 gr/km di anidride cabonica.

Quanto a consumi (almeno secondo quanto dichiarato dalla casa) l’1.0 Tsi arriva a 4.1 l/100km, mentre l’1.4 Tdi fa il record a 3.1. Cambi manuali a 5 e 6 marce, come pure il 7 (a richiesta) a doppia frizione Dsg. Uguali gli allestimenti, Trendline, Comfortline e Highline, tutti e tre sostanzialmente migliorati. Altre varianti indipendenti sono la CrossPolo, la BluGt, la Gti e la BlueMotion Tsi e Tdi.

Abbiamo provato su un percorso misto dall’aeroporto di Monaco al lago Tegernsee e ritorno sia l’1.4 benzina 4 cilindri, sia il 3 cilindri diesel, entrambi accreditati di 90 cavalli di potenza. In sostanza due motorizzazioni differenti: la prima prettamente passista (per i lunghi viaggi tranquilli e autostradali), la seconda scattista per un maggiore divertimento di guida, con un’ottimale coppia ai bassi regimi che la rende vivace e giovanile. Resta il rumore, ma dopo averlo notato e sopportato per i primi chilometri, ben presto si fa un’abitudine e non da più fastidio.

Il comportamento è molto buono e i vari sistemi di sicurezza la rendono decisamente appetibile. I prezzi sono rimasti inalterati rispetto alla precedente generazione, anche se ci sono più contenuti. Si parte da 12.600 euro ma, per almeno il mese di maggio, il prezzo di lancio scende a 10.900 euro.

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