«Ogni appassionato di bici vorrebbe essere qui»

Zaia, tra sport e politica: «Dal Veneto all’Alto Adige, da una regione che chiede autonomia a una che già ce l’ha»
Partenza da Farra d'Alpago della tappa dolomitica del Giro 2016
Partenza da Farra d'Alpago della tappa dolomitica del Giro 2016

FARRA D'ALPAGO. Presente a tutte le partenze e gli arrivi veneti, Luca Zaia non si è fatto sfuggire l'occasione a Farra di godersi in prima persona uno spettacolo di folla davvero impressionante.

«Avevo promesso di portare qui il Giro, ed eccolo. D'altronde, tutti gli anni prendiamo subito accordi con Rcs che organizza. Qualcuno può dire che si tratta solo di una partenza, ma non è per nulla un ripiego. Si possono vedere i corridori uno a uno quando firmano, e infatti gli amanti del ciclismo vengono alle partenze perché sanno di poter scattare foto e avere qualche autografo».

Un appuntamento che va visto anche in un'ottica più ampia. «Penso sia l'anteprima di quello che abbiamo in testa per valorizzare il Bellunese. Se ci si pensa poi, la tappa che parte dall'Alpago e va a Corvara è una sorta di testimone tra una Regione pronta al referendum per diventare autonoma e l'Alto Adige. Anzi, può proprio essere definita la tappa dell'autonomia». Per gli anni prossimi, si punta sempre a sfruttare l'enorme patrimonio naturalistico per convincere chi di dovere a proporre più passaggi possibili in Veneto e sulle Dolomiti. «Di solito, appena finito il Giro, io faccio un incontro con Vegni cercando di mettere giù un progetto per il Veneto. Ovvio che il prossimo anno, che coincide con il centenario della corsa, torna in mente il tappone foce del Piave - Sappada. E' comunque molto lungo, con molta salita da fare. Però se si può fare noi ci siamo». Non può mancare un ricordo delle tappe del cuore di Zaia. «Ho ancora il rammarico per la cronometro del Prosecco svolta lo scorso anno. Il brutto tempo purtroppo ha penalizzato le presenze. Una che non posso dimenticare è Nairo Quintana primo nella cronoscalata del Grappa. Quel giorno ho fatto tutta la strada dietro lui ed è stato indimenticabile. Poi sono contento se vincono i veneti. Penso a Sacha Modolo primo a Jesolo lo scorso anno».

Polzotto, due giorni di fuoco. Non può ancora rilassarsi invece l'Ad di Ital Lenti, Paolo Polzotto. Dopo l'appuntamento di ieri, oggi infatti il Belluno calcio di serie D (di cui è sponsor) sarà impegnato nella finale play-off col Campodarsego. «Vedere la risposta della gente gratifica l'impegno di chi sta lavorando da mesi a questo appuntamento. Spero di concludere bene questo fine settimana con la vittoria del Belluno in un altro evento importantissimo». (dapo)

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