Olimpia scappa e torna dopo tre ore

Panico fra i tifosi della Lazio per la “fuga” dell’aquila, ma poco prima dell’oscurità la mascotte è tornata alla base

AURONZO. Un'aquila nel cielo. E' scappata Olimpia, ma ha fatto ritorno un'ora e mezza abbondante dopo: lo splendido esemplare di sette anni, che è diventato il simbolo della Lazio aveva scelto la libertà. Era volata verso il monte Agudo e fino a quasi le otto e mezzo non era rientrata. Era partita alle 18.50 dal solito trespolo sistemato al centro del campo del Rodolfo Zandegiacomo, dove la squadra si sta allenando dal lunedì 9. Sembrava tutto come al solito, tra gli applausi soprattutto dei bambini, ma dopo qualche volteggio l'aquila reale americana se n'è andata verso l'Agudo, dove fra l'altro i giocatori erano stati in mattinata per una sgambata.

L'inno non basta. Il falconiere Juan Bernabè si era già spaventato quella volta di Lazio - Cagliari, quando Olimpia si era appollaiata sulla copertura dello stadio Olimpico. Ha immediatamente radunato tutti i tifosi, invitandoli a cantare l'inno Vola Lazio vola accompagnati dalle note diffuse dagli altioparlanti, che può essere il segnale per il ritorno, ma tutto inutile. E allora ecco un primo tentativo con un richiamo. Ce ne saranno addirittura cinque. l'ultimo dei quali amplificato. Niente da fare.

Binocolo e radar. Sempre più preoccupato, Bernabè imbraccia il cannocchiale, per cercare l'aquila, certo le operazioni non sono favorite dalla presenza del vento: anche per questo, è probabile che Olimpia sia salita verso la montagna. Sta per calare l'oscurità e il pericolo è quello di non vederla più, se non con un radar.

Piangono i bambini. Non è la prima volta che Olimpia segue la squadra nel ritiro e lascia il centro sportivo biancoceleste. I biancocelesti sono molto preoccupati, soprattutto Hernanes e qualche bambino piange. La mascotte è amatissima dagli aquilotti.

20.05: avvistata. Qualcuno si entusiasma un po' troppo presto per un altro volatile, finalmente passate le 20 riecco Olimpia sopra gli alberi. Si ritenta di farla scendere, anche chiedendo il silenzio assoluto. Può servire a invitarla a tornare.

Atterraggio. L'orario che i tifosi biancocelesti terranno a mente per chissà quanto tempo: è 20.27. Olimpia atterra sul prato del campo di Auronzo. Fine della gita sulle Dolomiti e ritorno all'albergo Auronzo. Bernabè, che stava perdendo di botto un anno di vita o forse anche di più tira un sospirone insieme a tutti i laziali che hanno partecipato alla vicenda con grande apprensione, ma non rinuncia a un battibecco - è il caso di dirlo - con gli inviati dei siti internet, al seguito della Lazio. Nel frattempo, il responsabile della comunicazione Stefano De Martino aveva rassicurato tutti.

«È impossibile che scappi: non può succedere e lo sappiamo, perché a volte anche a Formello fa questo tipo di esercitazioni con il suo falconiere. Torna sempre».

Gigi Sosso

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