Parteli: «Bene solamente nella ripresa»

L’allenatore non si nasconde: «Nel primo tempo potevano dilagare, ma è dura giocare in un ambiente come questo»
BARON BIANCOSCUDATI-UNION RIPA LA FENADORA 1-0 cunico
BARON BIANCOSCUDATI-UNION RIPA LA FENADORA 1-0 cunico

PADOVA. E giudicarlo senza aver visto la gara, il 3-1 finale potrebbe far pensare ad un Ripa Fenadora che contro il Padova sia riuscito a vender cara la pelle. Una disamina vera solo in parte.

«Alla fine il risultato è giusto», ammette l’allenatore neroverde, Massimiliano Parteli, «Loro hanno legittimato la vittoria nel primo tempo, e avrebbero anche potuto dilagare con un’altra occasione clamorosa di Cunico. Poi nella ripresa ci siamo tolti di dosso un po’ di timore e abbiamo cominciato a giocare come facciamo di solito, e le cose sono andate meglio».

Troppa l’emozione per non sentirsi tremare le gambe: davanti a cinquemila spettatori e alle telecamere, il Ripa c’ha messo un po’ a svegliarsi.

«Abbiamo giocato due volte a Trieste, ma un ambiente come questo non l’avevamo mai trovato. I ragazzi, a fine gara, mi hanno ammesso che nei primi 20’ hanno forse guardato più i tifosi attorno a loro che non i giocatori avversari. Nel primo tempo non ho visto lo spirito della mia squadra, ma sono soddisfatto della reazione mostrata nella ripresa».

L’unico demerito, se così si può chiamare, è quello di aver concesso troppo ad un Padova che ha dimostrato di non perdonare la minima disattenzione.

«Noi proviamo sempre a giocare a viso aperto contro chiunque, pur sapendo che affrontando giocatori come questi il pericolo di essere castigati è sempre dietro l’angolo. Cunico ci ha fatto subito gol, io avevo provato anche a partire col rombo a centrocampo proprio per avere un uomo in più in quella zona del campo, ma ho dovuto tornare al 4-4-2 per provare a recuperare il risultato. Provando a giocarsela contro queste squadre, è necessario non sbagliare nulla, e invece noi qualche errore difensivo l’abbiamo fatto e il Padova ne ha approfittato. Avevo visionato e studiato le loro ultime apparizioni casalinghe, e bisogna ammettere che c’è andata proprio male perché era da tempo che i biancoscudati non facevano una gran partita come questa».

La sconfitta non ridimensiona obiettivi e stagione.

«Abbiamo retto l’urto di una squadra che ha tutto un altro passo e un’altra mentalità: noi tutti, me compreso, siamo al secondo anno in Serie D, e per crescere dobbiamo passare anche tappe come questa. Questa gara è stato un premio per un grande 2014: nell’anno solare abbiamo fatto quasi sessanta punti, ci sarebbe piaciuto portarne a casa uno anche oggi ma questa sconfitta non ridimensiona la nostra stagione». (fra.co.)

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