Parteli ringhia: «Sospensione troppo affrettata»
CISON DI VALMARINO. Ufficio informazioni. A doccia fatta, Massimiliano Parteli ha detto ai microfoni una cosa che ha dell’incredibile, sulla direzione arbitrale. Di fronte alla sua motivata obiezione sull’immediata sospensione, perché il regolamento prevede un tempo di attesa di 45 minuti, il pur bravo Targhetta di Castelfranco Veneto, gli ha risposto di doversi informare sul da farsi. Non una bella situazione da vedere e sentire, oltre alla grande amarezza per una domenica crudele, che poteva consegnare all’allenatore del Cavarzano la promozione matematica e, invece, gli ha dato il giorno del recupero contro la stessa Cisonese.
Si tornerà in campo mercoledì pomeriggio e magari si potesse riprendere dal 2-0, con il solo secondo tempo da giocare, come capita in altri campionati: «Penseremo a vincere la prossima, mettendoci il massimo impegno, come è successo oggi. Non ci sono molte altre cose da dire, se non che mi dispiace per i ragazzi, che sono molto abbattuti per quello che è successo, in quanto il nostro sogno era ormai a cinquanta minuti, compreso il recupero. Lo sport è anche questo e non possiamo farci niente».
C’erano le condizioni per poter proseguire, detto che nell’intervallo il pallone non rimbalzava?
«La palla non rimbalzava nemmeno alle 15.30 e allora non si sarebbe proprio dovuto cominciarela partita, se vogliamo applicare il regolamento. L’arbitro ha deciso così e dobbiamo accettare la sua scelta».
Cosa vi ha detto il direttore di gara, alla fine del primo tempo?
«Ha deciso di sospenderla subito, questo è il problema. Ho provato a fargli notare che lo stesso regolamento ci avrebbe permesso di aspettare 45 minuti e la sua risposta è stata che si sarebbe informato. Dopo due minuti, ci ha comunicato che la gara era terminata».
Cosa significa mi informo? Il garante del regolamento deve informarsi?
«Questo mi ha detto: è entrato nel suo spogliatoio e ne è uscito poco dopo, dicendoci che non si poteva andare avanti. Accettiamo la sua decisione, c’è poco da fare».
Sicuri che la accettate con tutta questa serenità?
«Bisogna farlo, non ci rimane altro, purtroppo. Peccato, perché abbiamo giocato un’ottima prima frazione, malgrado le condizioni meteo. Eravamo meritatamente in vantaggio per 2-0 e mancava un tempo. Non si può dire se ce l’avremmo fatta oppure no, certo non manca il rammarico per come è andata a finire».
Nessuna alternativa al recupero il primo maggio?
«Giocheremo fra tre giorni, non ci sono altre possibilità. Speriamo di mettere in campo questo stesso atteggiamento e conquistare la Promozione». —
G.S.
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