Plavis, ora servono altri due miracoli
SANTA GIUSTINA. Passata una finale secca, ecco ora una finale d’andata. La Plavis ormai sta vivendo una serie di partite il cui risultato condiziona quello dell’altra. E adesso, scampato il pericoloso spareggio con il Fregona, i biancocelesti sono chiamati a non sbagliare l’andata dei playout.
Domani c’è la trasferta a Silea alle 16.30. Giuseppe Reato, che molto probabilmente dovrà ancora sostituire Soppelsa, analizza così il doppio confronto con i trevigiani.
«Ritengo che tra loro, San Gaetano e Team Biancorossi siano l’avversario più giocabile, anche se possono contare su giocatori di esperienza come l’ex Belluno D’Amico. Occorre però andare giù con la mentalità di provare a vincere, pur in un campo non bello e che potrebbe favorirli in quanto meno tecnici rispetto a noi».
L’umore è perfetto per approcciarsi ad un playout.
«Stiamo bene e spero recuperi Soppelsa, anche se domenica ho giocato io: con Moretti compone una gran coppia in mediana e rispetto a me riesce ad attaccare meglio».
Non si vuole buttare via quanto fatto di buono.
«Ossia mezzo miracolo, ma bisogna completarlo se no è stato inutile. Giazzon in questo senso ci ha aiutato, portando tranquillità».
Fregona stangato. Il turbolento rientro negli spogliatoi a Longarone è costato tantissimo al Fregona. 80 euro di multa, squalifica fino al 5 giugno per mister Franco Dall’Anese, cinque turni a Marco De Luca in quanto, a fine gara, "insultava e minacciava un guardalinee si avvicinava poi al direttore di gara togliendosi la maglia, minacciandolo, insultandolo anche con espressioni blasfeme. Continuava poi per tre volte cercando di avvicinarsi minacciosamente all’arbitro, venendo bloccato da compagni di squadra e avversari».
Quattro turni anche a Marco Menegaldo, in quanto "nell’intervallo si avvicinava al guardalinee puntandogli il dito contro, poi lo insultava pesantemente. Al termine della gara lo applaudiva in segno di scherno reiterando gli insulti».
Infine quattro turni anche al bellunese Giorgio Sommavilla, perché “insultava e minacciava un guardalinee, poi reiterava gli insulti e le minacce all’arbitro bestemmiando, proseguiva con gli insulti rivolti a tutta la terna”. (dapo)
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