Plavis, Tormen alla Juniores dell’Union?

La proposta è arrivata all’attaccante, ma lui ancora non ha deciso cosa fare. Sempre più certo invece l’arrivo di Paoletti
Di Gianluca da Poian
gian paolo perona- perona- cesiomaggiore plavis
gian paolo perona- perona- cesiomaggiore plavis

SANTA GIUSTINA. La voglia di continuare da una parte, la tentazione di provare una nuova avventura dall'altra. Sandro Tormen sente di essere arrivato a un bivio della sua carriera vissuta sempre nella maniera più professionale possibile. Adesso la stagione è terminata, la sua Plavis si è salvata e godersi le “vacanze calcistiche” ha di sicuro un altro sapore. In mezzo però c'è la domanda di cosa voler fare da luglio. Giocare, allenare, un anno sabbatico? Una risposta a cui Tormen per ora non vuole pensare. Lasciando al tempo la possibilità di schiarirsi le idee.

L'Union Feltre chiama. Quel che si può dare per certo è che da Feltre una telefonata è arrivata. Per il Sandro più famoso che ha vestito la maglia dell’Union Ripa, oltre a quella granata, una proposta interessante: diventare allenatore della Juniores Nazionale. Ma? «Non nego che qualche contatto ci sia stato», ammette Tormen. «Solo che in questo momento il mio futuro calcistico è un’incognita anche per me stesso. Ho voluto staccare un po’ la spina, dopo un’annata molto provante a livello fisico e nervoso».

Eppure tra le righe la voglia di appendere questi famosi scarpini al chiodo non emerge mica. «Non ho premura, anche perché sono decisioni importanti per chi come me gioca da tanto tempo. A un certo punto ti ritrovi davanti a un bivio. Quel che posso dire è che staccarsi dal campo è difficile, anche se gli impegni iniziano ad essere tanti, tra famiglia, lavoro etc.».

Ma allenare è una soluzione che piacerebbe al bomber santagiustinese? «Quando giocavo a Feltre per qualche mese ho guidato la Juniores Élite. Però secondo me fino a che non sei con la testa completamente nel ruolo non puoi capire se è una cosa che ti può piacere o meno».

E la Plavis? Più che altro Tormen sarà curioso di capire come i biancocelesti vogliono muoversi a livello di squadra da allestire per il prossimo campionato di Promozione. «Per ora non si sono fatti sentire, facilmente inizieranno a farlo da giugno. Un po’ dipenderà anche da chi dovesse rimanere e dal tipo di formazione allestita. Sono molto legato a mister Alessandro Ferro e sono convinto che prima o poi avrà modo di andare ad allenare ancora più in alto. Vediamo, magari vogliono un attaccante più giovane...».

Paoletti nel mirino. Più facilmente il presidente Pol vorrebbe tenerlo ancora, non disdegnando la possibilità di fargli fare un po’ la chioccia del gruppo. Intanto il nome di Emanuele Paoletti, attaccante classe 1997 della Ztll, prende sempre più corpo.

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