Ponte, divorzio da Versienti, Possamai possibile sostituto
PONTE NELLE ALPI. Tre anni coronati da una Coppa Veneto Interprovinciale, una campionato vinto in D, un secondo posto in C2 e una semifinale di Coppa Veneto. Si chiude con questo bilancio l’avventura di Tiziano Versienti da allenatore del Ponte calcio a 5. Ieri, con un comunicato ufficiale, l’annuncio della società. Ma il presidente Roberto Sindoca ci tiene a precisare una cosa.
«Non è stato né un esonero, né una sua dimissione. Si tratta invece della più classica decisione presa assieme: lui voleva provare nuove esperienze, e allo stesso tempo noi ragionavamo sul normale ricambio generazionale, per cui ci siamo venuti incontro. Dopo tre anni è normale il venir meno di qualche motivazione. Non dimentichiamo che concludiamo stagioni positive: anche l’ultima, sebbene qualcuno esterno al nostro ambiente non sia d’accordo, è stata fatta bene. Non sempre bisogna centrare playoff o una promozione, e per me un annata negativa la sia quando c’è una retrocessione, non quando arrivi a metà classifica».
Il Ponte e Versienti sono stati una bella accoppiata.
«Assolutamente. Io per primo con lui sono cresciuto molto. Odio gli addii, e in questo caso soprattutto spero sia solo un arrivederci. Dobbiamo andare avanti con il nostro progetto e magari tra qualche anno, quando avremo la possibilità di fare cose che al momento non alla portata come allestire una formazione giovanile, ci ritroveremo migliorati entrambi».
Il nuovo allenatore chi sarà? Verrebbe da pensare Possamai, quest’anno alla guida della seconda squadra.
«È precoce dare un nome. Ma ci stiamo lavorando quasi ogni sera, sempre in base a quale sarà il nostro obiettivo. Nell’ordine però viene prima il riordino del direttivo. A questo proposito, in società entra Luigi Zaddo come addetto stampa».
Riproporrete l’idea della seconda squadra?
«In questo momento qua la concentrazione va in toto sulla prima squadra. Abbiamo salutato un elemento importante come Alessandro Radice, che ha lasciato il calcio a 5. Con altri dovremmo capire le intenzioni. Solo una volta definita questa situazione valuteremo la possibilità di ripetere la positiva esperienza con la seconda squadra. C’è tempo fino a luglio, comunque».
Nadir Pavei sembra possa andare a fondare una squadra in quel di Longarone. Questa cosa vi dispiace?
«Lui è un giocatore importante per il Ponte, così come lo sarebbe eventualmente per il Longarone o per un’altra squadra ancora. Parleremo e vedremo quali sono le sue intenzioni». (dapo)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi