Premio Coni per Patrick Bernardi

Rally. Riconoscimento per il navigatore cesiolino: «Soddisfazione enorme»
CESIOMAGGIORE. Il campionato Wrc non riuscirà a conquistarlo per il secondo anno di fila, in coppia con Marco Signor. Ma il navigatore cesiolino Patrick Bernardi un premio speciale se lo porterà a casa comunque, tra qualche mese. E direttamente dal Coni, ovvero sia la massima istituzione sportiva italiana. «Mi è stato comunicato», racconta lo stesso Bernardi, «che verrò insignito della medaglia di bronzo al valore atletico. Una soddisfazione enorme, considerati i miei ormai 18 anni di impegno e passione dedicati al rally».


Anche perché lei è nel mondo del rally da una vita e finora non si sono visti segnali di cedimento in questa passione: «E d’altronde non poteva andare diversamente. I miei svolgono il ruolo di commissari di percorso, per cui ben presto ero sulle varie piste assieme a loro. A 16 anni ho iniziato a guardarmi bene attorno, perché volevo specializzarmi in qualcosa. Il ruolo di navigatore mi ha sempre attratto e così ho iniziato a studiare tutte le varie dinamiche. Ma prima ci vuole tanta pazienza e un lavoro enorme dietro le quinte. Al giorno d’oggi non so se c’è più la stessa voglia e passione di mettersi ad inseguire i propri sogni, ed è un enorme peccato».


Erroneamente, a volte, si può pensare che fare il navigatore sia solamente questione di leggere le note tecniche durante le gare. «Assolutamente non è così. Anzi, questo ruolo vale da solo più del 50 per cento dell’equipaggio. Devi saper gestire il pilota, avere un’ampia conoscenza di meccanica, controllare ogni aspetto della macchina. Io è dal 2010 che gareggio in coppia con Marco Signor. Allora sistemavo le note per Skoda Italia del gruppo Wolkswagen; a novembre Signor mi comunica che avrebbe voluto provare un equipaggio giovane, ma allo stesso tempo sottolinea che, da lì in poi, la mia vita sarebbe cambiata la vita. E così è stato. Gli impegni sono tantissimi, dovendo conciliare lavoro e rally con famiglia e fidanzata. A volte il fisico va in tilt, e quindi occorre fermarsi e staccare. Ma è una passione che non si spegne mai».


Bilancio sulla stagione disputata fino a questo momento? «Più negativo che positivo, devo essere sincero. Abbiamo cambiato team, passando dalla Ford Focus del team Dp Autosport alla Ford Fiesta del team Tamauto. La macchina ha avuto problemi la prima gara, ma siamo comunque arrivati quinti. Poi non ho corso la seconda gara, in cui si è staccata la ruota, mentre siamo arrivati secondi al Marca e domenica scorsa in Friuli. Ora cerchiamo di finire bene, soprattutto il prossimo fine settimana a San Martino di Castrozza. Poi vedremo cosa ci riserverà il futuro, da parte mia cercherò sempre di dare il massimo, in maniera da ottenere i migliori risultati possibile.
(dapo)


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