Prigol “convocata” a luglio dal tribunale antidoping

Fondo. Fissata l’udienza in cui l’atleta feltrina risponderà d’illecito sportivo La difesa ha prodotto una memoria per spiegare la rinuncia alle controanalisi 
FELTRE. Doping, udienza il 3 luglio. La fondista feltrina Eleonora Prigol comparirà davanti al tribunale nazionale antidoping di Roma per difendersi dall’accusa di aver assunto eritropoietina. La 19enne atleta in forza al Centro sportivo Carabinieri è stata trovata positiva a questa sostanza vietata dopo la gara dei campionati Italiani Aspiranti e Juniores del 26 febbraio, a passo Cereda. Nel frattempo, i difensori di fiducia Davide Fent e Mattia Grassani hanno prodotto una memoria difensiva, sulla quale non può trapelare nulla ma nella quale devono essere contenute anche le motivazioni che hanno convinto Prigol a non chiedere le controanalisi sul campione B. L’accusa è di illecito sportivo e, se dovessero emergere risvolti penali, si parlerebbe del reato di doping (legge 376 del 2000).


Dovesse risultare colpevole, scatterebbe una squalifica (si rischiano anche due anni di stop dall’attività agonistica), dopo che lo stesso tribunale ha disposto la sospensione cautelare, su richiesta della procura. Mentre, in caso di responsabilità penali, ci sarebbero reclusione e multa.


La Junior è stata sentita dai magistrati della procura lo scorso 5 aprile e sarà presente nella capitale ai primi di luglio. I suoi legali non hanno ancora deciso se sottoporla all’esame dell’imputato. Da parte sua, si è sempre dimostrata tranquilla e sicura che la verità emergerà: «Sono sempre assolutamente serena», ha detto a suo tempo in conferenza stampa, «lo ero prima del controllo, lo sono stata durante e lo sono anche adesso e in futuro. Non ho preso nulla d’illecito, tanto meno Epo; l’unica spiegazione è qualche farmaco che involontariamente posso aver assunto durante una stagione che è stata tormentata e sofferta, sia dal punto di vista fisico e sia psicologico. Purtroppo i nomi delle medicine sono stati molti, dagli antidolorifici agli antibiotici e ai cortisonici. Ho presentato la lista di quelli che ho dovuto prendere e si vedrà se potrà emergere qualcosa di utile. Il nostro consulente tecnico Lamberto Re ha un’idea precisa di quello che può essere accaduto, ma naturalmente sarà lui a spiegarlo».


Prigol si è classificata al settimo posto nella gara incriminata con il tempo di 15.23.8 e un ritardo di 1.45.9 dalla vincitrice: la poliziotta ampezzana Anna Comarella. Davanti a lei, si sono piazzate anche Martina Bellini, Francesca Franchi, Cristina Pittin, Lea Demetz e Vittoria Zini. La sua stagione è stata tutt’altro che esaltante e potrebbe non essere un particolare da poco.


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