Prova di forza per il Valbelluna
BELLUNO. Ad un certo punto sembrava un'asfaltatura in piena regola. Troppo Valbelluna a cavallo tra primo e secondo quarto per il povero Casier, formazione esperta ma in estrema difficoltà contro la freschezza d'idee della squadra di Bristot.
Poi, come spesso accade, l'orgoglio di chi sta soccombendo si scontra con il rilassamento di chi conduce. È successo così nella seconda stagionale dei biancorossi, che hanno rischiato di veder rientrare in partita i trevigiani per la sufficienza con cui hanno affrontato il terzo periodo. Il vantaggio accumulato nei due quarti di partenza però è bastato e alla fine il più 14 vale i primi punti stagionali. Buon segnale in vista dell'avanzare del campionato, anche se c'è ancora da lavorare molto.
Al De Mas il quintetto iniziale vede capitan Dal Pont, Cima, Cadorin, Cassarà e Sacchet. Inizio con molti errori, break ospite sul 4-0 prima del monologo bellunese. Le belle giocate collettive, la tripla e i canestri consecutivi di un Cassarà imperioso, la verve di Santomaso e Cima valgono un gran bel allungo che porta il Valbe sul 25-13 all'intervallo, con gli ospiti che solo nel finale riescono a riaccendere la luce in fase offensiva. E' un monologo che a inizio secondo quarto assume proporzioni quasi imbarazzanti. Dietro non passa nulla, davanti tutto quello che transita tra le mani bellunesi diventa oro. Santomaso va di tripla, seguito un paio di volte da Bicja sempre dall'arco dei 6.75: i due, assieme a Cadorin e Cassarà segnano tutti i punti del periodo. Il Casier si sblocca solo quando mancano poco più di quattro minuti con una tripla di Lapomarda. Qualche canestro trevigiano, ma alla sirena lunga è 50-24. Com'è, come non è, sta di fatto che cambia tutto nel terzo set. Gli ospiti iniziano a trovare più grinta nei giocatori di spessore come l'ex Conegliano Giomo e pian piano iniziano a ragionare con più calma, facendo saltare qualche certezza alla squadra di Bristot.
Che in avvio segna due volte con il solito Cassarà, ma poi la via del canestro non riesce più a vederla. Ben che c'era il precedente distacco già abbastanza cospicuo, eppure le 15 lunghezze di distacco non lasciano del tutto tranquilli. Più equilibrato l'ultimo tempo, ma si arriva ad un preoccupante 61-51. Sacchet e due volte Cadorin infilano la retina da tre e di fatto è qui che si mette il lucchetto al punteggio. Festa contenuta per il 71-57. Venerdì, ancora in casa, c'è il Valdobbiadene.
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