Renè De Silvestro: grazie allo sport non mi sono arreso

Il 19enne disabile di San Vito punta in alto: «Ora sogno medaglie importanti Lo sci è la mia vita ma proverò tutte le discipline»

SAN VITO. «Il mio obiettivo è continuare a fare sport e arrivare più in alto possibile». Parole di Renè De Silvestro, classe 1996, un ragazzo di San Vito di Cadore che nel dicembre del 2013 ad Alleghe finì fuori pista, sbattendo contro alcuni alberi, mentre stava facendo riscaldamento su un pendio accanto alla pista Lavadoi per il “Trofeo Deborah Nardi”.

Da allora Renè è in sedie a rotelle, ma non ha mai abbandonato la sua passione per lo sport: da un mese è tornato a sciare con il suo monosci.

«Sciare è la mia grande passione», dice, «mi regala delle emozioni grandiosi. Sono felice, è una figata. Devo ancora tarare bene il monosci, visto che qualche settimana fa ho partecipato ai campionati italiani a Folgaria e sono caduto. Sabato, invece, alla gara sociale dello Sci Club Drusciè, sull'Olympia delle Tofane, ho fatto tutto il tracciato. È un po' complicato prendere le misure alla nuova attrezzatura, ma non ci scoraggiamo e andiamo avanti per tentativi. Stiamo entrando in un mondo nuovo e mi sto divertendo un sacco».

Renè è ormai un esempio per tutti, non solo in Cadore e in Ampezzo. Il giovane incarna il concetto del non arrendersi mai: neanche la sedia a rotelle, infatti, può impedire a una persona di veder avverati i propri sogni: «Non mi sono mai arreso», ammette Renè, «non ho mai pensato nemmeno per un attimo di starmene fermo. Fin da subito ho voluto tornare a fare sport. Al mio fianco non sono mai mancati i miei genitori, i miei fratelli e gli amici. Gli amici storici con i quali sono cresciuto e i tanti nuovi amici che mi sto facendo. Avrei migliaia di persone da ringraziare, non basterebbero le 24 ore in una giornata per elencarle tutte. Ho avuto tantissima solidarietà. Per me sono state organizzate raccolte fondi per acquistare materiale che mi serve per lo sport».

E il materiale Renè lo sta usando quotidianamente, portando a casa ottimi risultati. Ad Ancona, al suo esordio assoluto ha conquistato il primo posto, ai Nazionali nella categoria F55 di getto del peso. «Voglio provare a fare tutti gli sport», continua Renè, «giovedì andrò a Padova a prendere una sedia a rotelle che mi permetterà di gareggiare sui 100 metri piani. La mia grande passione, però, resta lo sci, la cui stagione sta per concludersi ma adesso la stagione invernale si sta per concludere. In autunno riprenderò a sciare a pieno ritmo».

In questi ultimi mesi Renè ha provato anche la handbike e a scendere sul bob a Innsbruck, sulla pista olimpica di Igls: «Bisogna provare tutto», dice, «soltanto così si può trovare la strada giusta».

Il ragazzo è determinato, ha le idee chiare per quanto riguarda il suo futuro nello sport: non importa come o in quale attività, l’importante è sfondare divertendosi, conquistando medaglie importanti. «Con lo sci mi diverto», dice, «ma non mi basta scendere così, tanto per fare: voglio intraprendere la strada dell'agonismo. Prima dell'incidente facevo gare e voglio continuare a farle. Intanto sto provando di tutto: ho cominciato con la pesistica, su panca piana, poi è venuta l'handbike. Adesso sto pensando all'atletica su carrozzina, con le varie discipline. Credo che mi allenerò particolarmente per i 100 metri. Poi vado avanti con i lanci: giavellotto, peso e disco», conclude Renè. «Mi sento tranquillo. La scuola adesso è un po' in secondo piano. Penso di più allo sport, perché è la cosa che mi fa stare meglio».

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