Renè De Silvestro portandiera a Pechino
Grande onore per il cadorino dopo l’argento di giovedì. La cerimonia domenica alle 13. Lunedì alle 19.30 in piazza a San Vito la festa di rientro
PECHINO. Grandissimo onore per René De Silvestro. Al cadorino dello Sci club Druscié Cortina, infatti, oggi verrà affidato il tricolore per la cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi di Pechino.
Sarà lui dunque il portabandiera di una spedizione che ha visto il movimento degli sporti invernali paralimpici confermarsi ulteriormente dopo i Mondiali dello scorso gennaio a Lillehammer.
Una conferma che riguarda anche il ragazzo di San Vito: nella categoria Sitting, René alla rassegna iridata norvegese aveva conquistato un oro e un bronzo e a Pechino è salito sul podio qualche giorno fa, splendido argento (mentre andiamo in stampa si deve ancora svolgere l’ultima gara del programma a cinque cerchi, lo slalom).
Ora, questo onore che rappresenta non solo una soddisfazione enorme ma anche la “certificazione” dell’ingresso di René tra i grandi del movimento paralimpico. Sono ore intensissime, queste, per De Silvestro: dopo lo slalom e dopo la cerimonia di chiusura, l’azzurro di San Vito prenderà l’aereo per il ritorno in Italia.
DOMANI LA FESTA IN PIAZZA
Domani sera lo attende una grande festa: il suo paese, infatti, lo attende per le 19.30 in piazza del municipio per una festa di bentornato che, è prevedibile, coinvolgerà tutta la comunità. L’amministrazione provinciale e tutte le realtà sanvitesi celebreranno con una grande festa (ci saranno musica e buffet) un ragazzo che è un atleta dalle qualità notevolissime e che rappresenta un riferimento importante per i valori di cui è portatore. Dopo il grande ritorno a Cortina di Stefania Constantini, oro nel double mix del curling, ora per lo sport bellunese è il momento di un’altra grandissima festa, dunque.
IL RITIRO DELLA BANDIERA
Intanto è arrivato ieri a Pechino, il sindaco di Cortina d’Ampezzo Gianpietro Ghedina, per ritirare la bandiera paralimpica. Con la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo, l’amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026, Vincenzo Novari, e alcuni membri dello staff, ieri Ghedina è atterrato in orario all’aeroporto.
Il comitato di accoglienza, bardato come i nostri medici in reparto Covid, ha accolto la delegazione italiana. I bagagli sono stati sanificati ed è stato eseguito un tampone molecolare, dopo i tre con esiti negativi, fatti prima di partire. Atteso l’esito nelle stanze poi Ghedina e gli altri hanno iniziato un’intensa giornata di riunioni, visite incontri.
«Il viaggio è stato lungo ma è andato bene», dichiara Ghedina, «all’aeroporto sapevamo che ci avrebbero atteso con tutte le precauzioni anti Covid. Il protocollo è lo stesso che ho eseguito per ritirare la bandiera olimpica il 20 febbraio. Questa volta la permanenza è più breve. Abbiamo ridotto i giorni, ma volevo esserci per dare un forte segnale di vicinanza ai nostri atleti paralimpici. In meno di un mese è completamente cambiato lo scenario, oggi purtroppo c’è una guerra in corso, ma qui non si parla di questo. Ci sono atleti che si allenano da anni per arrivare pronti a questo appuntamento e dobbiamo sostenerli».
Ghedina ieri ha visitato il villaggio paralimpico e poi ha assistito alla partita di wheelchair curling, disciplina che nel 2026 sarà ospitata a Cortina, allo stadio Olimpico.
Nel pomeriggio c’è stata la prova della cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi allo stadio di Pechino, che si terrà oggi alle 12. 55 ora italiana.
«Noi, come per la cerimonia olimpica, avremo 10 minuti a disposizione. Il momento principale sarà quando il sindaco di Pechino Chen Jining, passerà la bandiera paralimpica al presidente del Comitato paralimpico internazionale, Andrew Parsons che poi la consegnerà a me e alla vicesindaca di Milano. Ci sarà poi l’alzabandiera eseguito con l’inno di Mameli. Partirà poi il momento più suggestivo con la proiezione di un video che promuoverà i valori paralimpici, i valori dello sport, e le località che ospiteranno le Paralimpiadi di Milano Cortina 2026. Sarà s di nuovo una grande emozione ritirare la bandiera paralimpica che arriva a Cortina per la prima volta. La cerimonia sarà trasmessa in diretta televisivi in mondo visione e sarà una grandissima promozione per noi e per tutta l’Italia».
Oggi Ghedina prima della cerimonia di chiusura (ore 13 orario italiano) andrà ad assistere alla finale di Para Ice Hockey e avrà un incontro con Parsons per caldeggiare la proposta che il parabob diventi disciplina paralimpica per i Giochi del 2026. Domani poi la delegazione italiana ripartirà e arriverà a Milano verso le 13 con il vessillo paralimpico.
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