Ribaltone Spes. Gamba: «Si resta in B2»
BELLUNO. Ribaltone Spes. Nelle giornate in cui la società bellunese di B2 femminile stava mettendo nero su bianco la cessione dei diritti ai padovani del Fratte, il presidente Paolo Gamba stoppa l’operazione e annuncia che la squadra sarà ancora presente a Lambioi nel campionato nazionale. Giorni agitati in casa Spes, con una evidente spaccatura all’interno della stanza dei comandi, come conferma lo stesso Gamba. Da quello che trapela, la discussione in consiglio non deve essere stata delle più tranquille.
«Ero in Sardegna in ferie e sono venuto a conoscenza che la trattativa con il Fratte era molto avanzata. Allora ho scritto una mail al loro presidente in cui mi sono scusato dell’equivoco. Ho fatto una brutta figura, una cosa che non amo, specialmente se è per colpa di altri. Ma se qualcuno si muove senza avere la copertura del presidente si è sbagliato di grosso. È chiaro che poi ne abbiamo discusso in consiglio di questa cosa, da qui la decisione di restare in serie B2».
Ma quale squadra sarà ai nastri di partenza? Il coach Vincenzo Rondinelli era dato in partenza verso Dubai, così come molte giocatrici.
«L’allenatore resta con noi e non sono a conoscenza di altre offerte che possa aver ricevuto. Quello che posso affermare con certezza è che l’ossatura sarà fatta da ragazze bellunesi, insieme a giovani da fuori conosciute personalmente da Rondinelli. È lui che deve fare la squadra e se ne prenderà anche le responsabilità».
Si era parlato di un progetto giovanile insieme alle altre società provinciali. Come sta andando avanti?
«Prosegue senza dubbio. Il tutto verrà svelato a breve, posso solo dire che tre squadre hanno già aderito».
Sulla squadra maschile sono girate voci su una possibile acquisizione dei diritti di serie C della Dolomia, unanotizia smentita dalla responsabile del maschile. Fabiana Bianchini.
«Non credo si possa fare questa cosa. Ma sul maschile sono molto critico sul fatto che la Bianchini abbia escluso la collaborazione con la Pallavolo Belluno, solamente per suoi motivi personali. Bisogna uscire da questo provincialismo. Nella mia vita lavorativa e politica ho usato le persone e sono stato usato a mia volta. Ma ho imparato a cancellare i rancori personali, perchè è una cosa che ti fa crescere culturalmente. Io la collaborazione con il Belluno la cercherei senza dubbio, ma se non dovesse accadere pazienza. È la Bianchini che gestisce il settore maschile».
Quali obiettivi a questo punto si deve porre questa Spes? La nuova iscrizione alla B2 deve essere un punto di partenza.
«Posso solo dire che è stata la città di Belluno a chiedermi di andare avanti in un torneo nazionale. Io voglio che questo movimento passi da duecento giocatrici a seicento giocatrici».
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