Rugby Belluno, nebbia in panchina. I giocatori attendono risposte
Il capitano gialloblù De Polo:
«Spero torni sui suoi passi
anche se è stato un anno pesante
Non sappiamo chi ci allenerà»
BELLUNO
Il dopo Alessio Dal Pont è ancora incerto. Non si sa ancora chi sarà il futuro tecnico del Rugby Belluno, ma i tempi cominciano ad essere stretti visto che c’è la prossima stagione da preparare. «Non si sa chi sia il nuovo allenatore», conferma il capitano Alberto De Polo. «Credo che a breve la società ci convochi e ci farà sapere qualcosa. Abbiamo provato vedere se c’era qualche indiscrezione, abbiamo fatto qualche domanda informale, ma hanno detto che ci verrà comunicato tutto a tempo debito».
Il capitano non esclude che Dal Pont possa ritornare sui suoi passi: «Attualmente è lampante che Dal Pont non abbia dato la disponibilità per la prossima stagione. È stato un anno pesante e quelli precedenti non lo sono stati meno, però magari potrebbero tornargli gli stimoli e la voglia. Questa è una mia supposizione. L’opinione mia ed anche di altri miei compagni è che sarebbe stato bello che portasse a compimento tutto il ciclo intrapreso. Abbiamo avuto una bella crescita e avrebbe potuto darci ancora qualcosa. Sarebbe bello se tornasse sui suoi passi».
De Polo entra poi nel merito della reazione della squadra alla notizia del cambio di tecnico: «Ci è dispiaciuto perché bisognava completare un ciclo. Sinceramente lui aveva detto che non sapeva se continuava, tuttavia la conferma l’ho avuta dalla stampa e non ci è stato detto nulla in maniera ufficiale. È una situazione particolare».
Il giocatore gialloblù parla anche delle vicende che hanno coinvolto la società negli ultimi tempi: «A giugno dovevano esserci le elezioni in cui veniva nominato il nuovo presidente e alla fine sono state posticipate a settembre. Ci sono state delle novità all’interno del consiglio con l’inserimento di nuovi consiglieri. In realtà il consiglio doveva essere composto da 15 elementi ma non lo è mai stato per vari motivi e erano in 9. Sono stati inseriti cinque consiglieri che hanno portato delle innovazioni».
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